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detta di destra, i quali aderirono al governo republicano (1893).

Ramadan: la Pasqua presso i Mussulmani.

Ramages (à): a rame e a rame e fiori; è detto di speciale stampo o tessuto nelle stoffe muliebri: codesto oggi è disegno di gran moda, anche per influsso dell’arte nuova o floreale. Damascato, come propone il Rigutini, non mi pare che corrisponda. Ramage, è antica voce fr. che vuol dire ramo o rama. «Trinata a ramucelli | d’alloro una sottana», esempio citato dal Fanfani per sostituire ramaggio.

Ramassa: per scopa è voce dialettale piemontese, non ignota fuor della regione, specie nel linguaggio delle caserme; così il verbo ramassare (ramassé).

Rambla: vocabolo spagnuolo di origine araba (ramba) che vuol dire terreno sabbioso, ed è a noi termine noto per indicare le passeggiate o i giardini publici di alcune principali città della Spagna.

Ramie: pianta tessile appartenente come la canapa alla famiglia delle Orticacee, detta anche Ortica della Cina (Bohemeria), assai coltivata nell’estremo oriente e da poco tempo introdotta in Italia. Pianta perenne detta anche seta vegetale.

Rammollimento cerebrale: (encefalomalacia), denominazione sotto la quale si descrivono le lesioni del cervello, consecutivo alla obliterazione delle arterie di quest’organo (embolia, trombosi), e le manifestazioni sintomatiche che ne risultano. Si distingue una forma acuta, apoplettiforme, come avviene nell’emorragia cerebrale, ed una forma cronica progressiva.

Rammollito: questo neologismo por imbecille è tolto dal fr. ramolì = imbécile, quasi affetto da rammollimento cerebrale.

Randa: vela aurica, di forma quadrilatera che si distendo tra il picco (pennone superiore, appoggiato con la gola all’albero) l’albero e la boma (pennone inferiore). Nelle navi che hanno una randa per albero, quella di poppa è detta anche brigantina.

Ranella: V. Rosetta.

Ranetta: chiamano, traducendo dal fr. reinette, o meglio rainette, una delle innumerevoli varietà del Pirus Malus, ossia Melo. Rainette dal francese raine (lat. rana): picchiettata o, forse, verdolina come la rana.

Rangiarsi: V. Arrangiare. È fra le voci più volgari ed è pure del dialetto milanese (rangiàss e rangiàa) anche nel senso di azzimarsi, farsi bello.

Rango: voce francese rang, da assai tempo fatta italiana, e specialmente usata in alcune locuzioni come stare in rango, ballerina di rango francese, persona di alto rango, etc. È ripresa dai puristi, ma essa è una di quelle voci forastiere che sono notate e sfuggite anche da scriventi e parlatori mediocri. Vi suppliscono le parole condizione,^ grado ordine stato, ceto. Più dell’uso è questa parola nel linguaggio militare, in vece di ordine, ordinanza, fila, riga.

Ranz des vaches: nome francese di famoso e antico canto pastorale dei montanari svizzeri.

Râpè: part. del verbo fr. râper = raspare, costantemente congiunto a tabacco o, senz’altro, rapè invece che dire «tabacco grosso» da fiuto.

Rapide: così sono dette certe correnti gorgoglianti e ondose de’ fiumi per effetto delle grandi pendenze. In ingl. rapid, fr. rapide. Coteste rapide essendo specialmente ne’ grandi fiumi d’Africa e America, è naturale che le denominasse altro popolo che l’Italiano.

Rapière: nome di spada francese, lunga, stretta, atta solo a colpire di punta, quindi per duello: con gran coccia traforata. Di moda nei secoli XVI e XVII. In italiano striscia. Dicesi anche nel senso che noi diciamo durlindana.

Rapinatore: antica voce nostra dal verbo rapinare, che appare spesso ne’ giornali per indicare i borsaiuoli, i tagliaborse, i ladri da strada, i tagliacantoni, etc.

Rapporti intimi: vale talora, per eufemismo pudico, rapporti carnali. V. Rapporto.

Rapporto: per relazione tra persone, es. essere in buon rapporti; per rispetto, quanto, circa, es. la terra è piccola rapporto al sole: rapporto per punto, questione, es. «su questo rapporto non ho