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dico) da altri ad insufficenza alimentare. Manifestasi clinicamente con turbamenti generali (magrezza, cachessia, diarrea) eritemi pellagrosi nelle parti scoperte, mani, collo: demenza.
Pelle di Dante: V. Dante.
Pelle d’oca: stato transitorio e speciale della pelle, cagionato dall’erezione dei follicoli pelosi. Ciò accade per freddo o per paura. I francesi dicono chair de poule, per la simiglianza appunto con la pelle del pollo o dell’oca.
Pelote: voce francese, dal lat. pila = palla; usata talora, in certo linguaggio, in vece della nostra parola cuscinetto per ispilli. | Pelote è pur nome di uno speciale gioco di palla.
Pelottone: dal fr. peloton = nota suddivisione di milizie: manipolo, squadra, drappello. Peloton è da pelote col suffisso on, e pelote = mucchio, dal lat. pila = palla. Cfr. l’antica e disusata nostra parola pillotta = palla. Come appare, a noi non mancano parole nostre per indicare una piccola mano di milizie. Il Fanfani giustamente si sdegna di questo brutto vocabolo plotone o pelottone, più giustamente ancora cita l’esempio del Manzoni:
e il lampo dei manipoli
e l’onda dei cavalli,
Ma che farci? Gli odierni istituti militari ci vennero di Francia, e plotone ha valore tecnico.
Peltasta: term. storico, [testo greco], soldato dell’Ellade antica, armato della pelta o rotella (scudo leggiero).
Pelouse: voce francese, frequente nel linguaggio delle corse: indica il prato o il terreno coperto d’erba corta e spessa, come una peluria. Dal lat, pilus = pelo.
Peluche: tessuto greve di lana, di cotone o di seta, fabbricato come un velluto, ma di cui i fili sono assai più lunghi. Serve per guarnizioni di cappelli e di abiti, per coprir mobili, etc. Da pilus, pelo. In vece di questa voce francese molti usano, specialmente fra il popolo, la parola buona felpa.
Pemmican: voce francese ed inglese, e significa una speciale preparazione di carne in poco volume e di grato sapore da servire per lunghi viaggi e spedizioni. L’etimologia della parola è data come originaria degli indigeni d’America.
Penale: come attributo di diritto, contraposto di civile, prevale su la voce antica criminale, forse perchè nel codice odierno la figura giuridica del crimine, che era nel codice francese e sardo, è stata abolita. Del resto criminalista è voce equivalente a penalista. I puristi considerano questo penale, si intende come attributo di diritto, un gallicismo.
Penchant: fr. inclinazione, propensione. Voce usata per vizio di mondanità in certo linguaggio.
Pendant: riscontro, ma questa buona parola nostra non ricorre più così pronta per designare due oggetti simmetrici e contraposti, e si usa il fr. pendant. Dicesi anche di persone, in senso faceto per significare che fanno il paio.
Penetrarsi: V. Penetrato.
Penetrato: per convinto, persuaso, compunto, compreso, e così penetrarsi = sentire profondamente, investirsi, mettersi ne’ panni altrui, etc. è notato dal Rigutini come «neologismo quasi irragionevole». Fr. pénétrer e pénétré.
Pensarci su: sintesi della retorica o arte del dire e dello scrivere del Manzoni. Non risulta, che io sappia, da alcun scritto manzoniano, ma dalla testimonianza del Bonghi. «Ricordo ancora quando, poco lontano da casa sua, andando l’un dinanzi e l’altro dietro per la strettezza e mala condizione del sentiero, e ragionando di poetica, di Orazio, del Boileau, dei moderni, egli mi concluse, che tutta la poetica consisteva nel pensarci su». Prefazione dei Promessi Sposi nelle due edizioni del 1840 e del 1825 in una lettera di Ruggero Bonghi, Milano, 1903. Cfr. Dante:
I’ mi son un che, quando
amore spira, noto, ed a quel modo
che detta dentro vo significando.
Pensée: fr. viola del pensiero: detto, talora, di color viola scuro.
Pensione: in buon italiano vale stipendio, salario. Per retta, dozzina, è il francese pension. Voce del resto sancita dall’uso.
Pentesilea: V. Pantesilea.