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Ova — 349 — Ozo


Ovariotomia: asportazione delle ovaie, specialmente di una cisti dello ovaie.

Over-coat: letteralmente soprabito, voce inglese, abusivamente usata. V. Vestito.

Ovo: «molto più comune di uovo. Ova è più usato di ovi e più ancora di uova e uovi. Ovino, ovina e ovini. Ovuccio; ovucce e ovucci». Così i sigg. Morandi, Cappuccini, manzoniani della più pura acqua, nella loro grammatica. Anche il Petrocchi, ben si sa, abolisce il suono del dittongo e avverte che «uovo è meno comune di ovo, e ovi meno comune di ova». Dopo tanta complicazione se le uova si rompono e si fa una frittata, qual meraviglia? Non era più semplice dire che uovo (giacchè questo dittongo si pronuncia in gran parte d’Italia e scrittori moderni e grammatici di valore ne convengono) al pl. fa uova? Vedi ciò che è detto al paragrafo uo. A proposito di uova, ci fu quel mercante che scrisse su la sua bottega Ovi cotti. Venne un amico, che sapeva di grammatica, e disse: macchè ovi! si dice ova! E il mercante corresse: ova cotta. Ripassò il grammatico e disse ancora: macchè cotta, si dice cotte. E il mercante corresse: ove cotte.

Oxford: specie di tessuto di cotone.

Ozena: da [testo greco] = puzzare, affezione della mucosa nasale (pituitaria) di cui il principale sintomo è un’esalazione dalle narici simile a quella di cimice schiacciata. Il senso dell’olfatto ne è diminuito. L’esame diretto dimostra l’atrofìa della mucosa e la presenza di croste e di pus nelle pareti delle fosse nasali.

Ozi di Capua: la leggenda storica attribuisce alla dimora ed alle delizie della città campana, Capua, l’affievolirsi della forza e del genio di Annibale: la locuzione passò in proverbio.

Ozono: è una modificazione polimera dell’ossigeno per effetto dell’elettricità; la sua molecola sembra formata di tre atomi invece di due. Manifestasi con speciale odore, onde il nome, dal gr. [testo greco] = puzzare, odorare.