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però non toglie che talora i toscani, considerando la lingua italiana come una loro privativa di cui fanno elargizione, trattino come gemmo non solo i loro ribòboli e i loro idiotismi, ma anche guardino con molto compatimento certi errori che, se fossero di altre regioni, rampognerebbero.
Mussulmano: aggiunto talora della parola indifferenza o di altra voce di simile senso, e vale a significare il sommo dell’apatia e della incuria; concetto tratto dal fatalismo che la religione di Maometto inspirò a suoi seguaci.
Mutato nomine de te fabula narratur: «si allude a te, fatta eccezione pel nome che è mutato» Orazio, Sat. I, 1, 69, 70).
Mutatis mutandis: specie di ab. ass. latino che significa mutate le cose che debbono essere mutate; se non che quel mutandis si presta talora a un grossolano doppio senso con mutande, parte del vestimento intimo.
Mutismo: neol. dal francese mutisme, lo stato di chi è muto, mutolezza e mutezza. Dicesi più specialmente per indicare il silenzio deliberato ed ostinato. Il Fanfani, condannando questa voce, osserva che essa confonde i due sensi distinti nella nostra favella di mutezza (vizio organico) e di taciturnità, silenzio, star zitto (proposito, o abitudine di non parlare). Mutismo è parola accolta nei diz. recenti.
Mutuo ammortizzabile: V. Quota d’ammortamento.
Mutuo incensamento: locuzione satirica che significa la lode dei consorti e delle chiesuole letterarie o politiche. Locuzione, come a me pare, tolta dallo scambievole, cioè mutuo incensarsi dei sacerdoti nelle cerimonie solenni della Chiesa. Tale modo di dire non è certo francese, bensì nostrano e relativamente recente. Dicesi anche «Società di mutuo incensamento»: tale nome intesi essere stato dato alla gente che conveniva nel salotto della contessa Maffei. Ma il Barbiera, autore del bel libro Il Salotto della Contessa Maffei, rifiuta tale paternità al motto, osservandomi anzi tutto che la locuzione è più antica (della cosa non parliamone!), inoltre che in casa Maffei non si incensava alcuno, spesso anzi avveniva l’opposto.
Myosotis: nome francese di un noto fiorellino azzurro e grazioso che cresce ne’ luoghi umidi e coltivasi per ornamento (Myosotis palustris). Il nome deriva dal greco [testo greco] = orecchio di topo, di fatti in francese dicesi anche oreille de souris. In tedesco Vergismeinnicht = non ti scordar di me. La forma italiana e registrata. Miosotide, è poco usata.