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Muf | — 323 — | Mus |
uftì: dottore della legge maomettana investito di certi poteri religiosi e legislativi. Gran Muftì = il gran pontefice nella religione di Maometto; interprete del Corano e gerarca: investe con la spada il Sultano del suo potere assoluto. È anche nominato col titolo di Scheik el Islam.
Mughetto: oltre che nome del noto fiore gentile, è nome di una malattia grave in sè, e come sintomo, che coglie specialmente gli infanti, ed è così detta per il suo color bianco come il fior del mughetto. Malattia parassitaria dovuta allo sviluppo su certo mucose (la mucosa della bocca in ispecie) di un microrganismo detto, oidium albicans.
Mujich o mujick: forma alla francese (moujik) di una parola russa di tale suono che vale «contadino», già servo della gleba, paziente, credente, devoto (fin che dura!). Tipo riccamente rappresentato nella letteratura russa, di gran moda oggi nel nostro occidente.
Mulier recte olet, ubi nihil olet: la donna ha buon profumo quando non odora di nulla. (Plauto Mostellaria, I, 3, 141). Della propensione della donna per i profumi — che, come pur da questo passo appare, è antichissima — se ne occupò l’odierna scienza antropologica. Quanto alla sentenza plautina molto vi sarebbe a che dire.
Multa renascentur (vocabula): molti vocaboli rinasceranno, e cadranno di quelli che oggi sono in onore. Così Orazio nella sua Arte Poetica razionando del naturale evolversi del linguaggio. Multa renascentur dicesi anche in senso esteso.
Multi sunt vocati, pauci vero electi: molti sono i chiamati ma pochi gli eletti S. Matteo, XX, 16), parole che dal sublimo senso religioso sono torte nell’uso a comuni significati e riferimenti.
Mundus vult decipi: il mondo vuol essere Ingannato, e talora si aggiungo ergo decipiatur, e però lo si inganni. Tale sentenza si legge in latino nei Paradoxa di Seb. Francks, 1553. È pur attribuita al Cardinale Carlo Caraffa, nipote di Paolo IV (V. Giac. Aug. de Thou, Historia sui temporis, lib. XVII, 1556).
Municipalizzazione: intendosi per questa parola un istituto economico e sociale a cui tendono i socialisti specialmente: esso consiste nel togliere ai privati l’esercizio di alcuni uffici e servigi cittadini per affidarli invece al Municipio, cioè alla città intera (la Comune o il Comune) in modo che essa abbia ogni utilità e lucro. Se ne è formato anche il verbo municipalizzare.
Muor giovine colui ch’ai ciel è caro: V. [testo greco], etc.
Mrs: in inglese abbreviazione di mistress, signora.
Muraglia della Cina: storicamente e geograficamente è la nota muraglia, turrita, costrutta dai Cinesi nel secolo III a. Cr. contro le invasioni nordiche. Per allusione al carattere stazionario della civiltà cinese, dicesi talora gran muraglia o muraglia della Cina per indicare barriera morale che impedisce o si oppone ai moti progressivi ed evolutivi della civiltà.
Murata: quella parte del fianco della nave che va da prua a poppa al di sopra della suola, o soglia, o friso. (Si danno questi nomi ad una specie di robusto listello rilevato fuori di bordo, che costituisce come un fregio delle navi).
Muschio: base preziosa di molti profumi: è il prodotto di secrezioni di follicoli sotto cutanei, raccolti in una borsa situata presso l’ombelico, del maschio di una specie di capriolo detto Portamuschio (Moschus moschiferus, L.) speciale dell’Asia.
Musette: nome di un ballo campestre, semplice e grazioso, così denominato dall’istrumento musicale con cui si ballava, che è detto dai francesi musette, diminutivo di muse, tibia otricularis degli antichi, cornamusa. V. Loure.
Musivo: a mosaico. (Cfr. Du Cange, op. cit.).
Musmè: voce giapponese, giovane donna.
Mussare: questo verbo, traduzione fonica del mousser, francese, l’ho intesa più frequentemente in Toscana che altrove in luogo della nostra parola spumare. Pi fatto il Petrocchi, toscano, accanto a mussare nota: di vino o d’altro liquore che spumeggia. Giustamente il Fanfani nel suo Lessico condanna questa parola. Ciò