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mondo, stretta da un cerchio di ferro, affamata, non isperando soccorso, avrebbe giudicato inutile ogni ulteriore resistenza e difesa.
Mona: voce veneziana, stupido, sciocco V. Appendice.
Monatto: nome storico dei lugubri e truci becchini della peste di Milano, nome salvato dall’oblio dalla mirabile narrazione che A. Manzoni fa della peste nel cap. XXXII de’ P. S. Quivi vedine pure l’etimologia probabile, cioè dal tedesco monatlich, quasi assunto di mese in mese.
Mondana: in fr. mondaine dicesi di donna che ama la vita e i piaceri mondani, nell’italiano classico — benchè raro ne fosse l’uso — mondana o donna di mondo vale meretrice. Nell’italiano dell’uso odierno ambedue i sensi hanno valore. Certo prevale quello francese che non ha mal senso. Però non oserei, come fa il Petrocchi, collocare mondana del secondo senso tra le voci morte, giacchè, o per influsso dell’antico valore o piuttosto per effetto del neol. fr. demi-mondaine = femme galante, l’antico significato risorge per indicare cortigiana, di alto grado, etera.
Mondarisi: gli operai della campagna (opera) che attendono alle mondature del riso.
Mondo politico, letterario, artistico etc. per il ceto, o più semplicemente, gli artisti, i letterati, etc. è maniera iperbolica alla francese, ripresa dai puristi. Accogliesi mondo quando esprime totalità in senso vero e grande, come il mondo Cristiano.
Monferrina: danza originaria del Monferrato (Piemonte): è in sestupla di crome a movimento vivace.
Monismo: dal gr. [testo greco] = solo; voce universale del linguaggio filosofico, e suole applicarsi a quei sistemi ideologici i quali considerano in tutto l’universo l’opera e la manifestazione di un solo principio efficiente. (Scuola Eleatica, Spinoza, Schopenhauer, Hegel, derivato monista).
Monitor: da alcuni italianizzato in monitore. Bastimento a vapore, corazzato e rostrato, senza alberatura, raso su l’acqua, con pochi e grossi cannoni. D’uso per le coste, laghi, fiumi. Fu inventato, denominato e terribilmente sperimentato dagli Americani nella guerra di secessione del 1864.
Mono: gr. [testo greco] = solo, unico, semplice, elemento costitutivo di moltissime parole di carattere scientifico, in ogni culto linguaggio.
Monoculus in terra caecorum (rex est): (è re colui che possiede) un sol occhio in terra di ciechi: locuzione latina usata, ironicamente, per esprimere la relatività del valore, del sapere, dell’intelligenza. Dev’essere motto di antica formazione popolare. V. Beati monoculi, etc.
Monofisiti: (da [testo greco] = solo e [testo greco] = natura) nome di seguaci di setta cristiana in oriente del V secolo, la quale pur ammettendo l’unione delle due nature in Cristo, affermò che la natura umana fu come assorbita da quella divina: opinione dichiarata eretica. La chiesa Armena è erede di questa eresia.
Mongioia: V. Mont-joie.
Monomanìa: gr. [testo greco] = unico e [testo greco] e secondo l’introduttore della parola che fu l’Esquirol, questo [testo greco] sarebbe da [testo greco] = luna, onde maniaco dei greci = lunatico dei latini. Questa parola, divenuta universale, volle indicare in origine una pazzia parziale o melanconia, per distinguerla dalle forme più gravi della demenza. «Lesione parziale dell’intelligenza, degli affetti della volontà» (Esquirol).
Monosillabi: per le regole su gli accenti dei monosillabi, V. qui, qua.
Monotremi: nome dell’infimo ordine dei mammiferi, formato dalle due specie australiane Echidna e Ornitorinco, munite, la prima, di una bocca tubolare cornea, la seconda di un becco piatto, simile a quello dell’anitra. I monotremi si propagano per uova, ma si considerano come mammiferi in quanto nutrono i loro piccoli con una specie di secrezione lattea.
Monsieur Alphonse: V. Alphonse nell’Appendice.
Monsieur de la Palice: V. Palice.
Monsieur de Paris: nel gergo francese vale il carnefice.
Monsignore: titolo che noi diamo specialmente ai vescovi. In Francia Monseigneur era titolo altresì dei principi e del