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Midinette: altro e nuovo nome che l’inesauribile genio del gergo parigino creò per indicare la sartorella (V. grisette, madamina), così detta dalla refezione del mezzodì (midi).
Midriasi: ([testo greco], da [testo greco] = oscuro) dilatazione anormale della pupilla con immobilità dell’iride: der. midriatico: termino medico.
Mielite: da [testo greco] = midolla: nome dato alla più parte delle malattie intrinseche della midolla spinale.
Migliore della sua fama: locuzione probabilmente dedotta da Ovidio, ipsa sua fama melior (Ep. ex Ponto, I, 2, 143) Cfr. il verso dello Schiller (Maria Stuarda, III, 4), Ich bin besser als mein Ruf.
Miglioria: neologismo notato da Rigutini come non buono: «se di terreni la voce italiana è bonificamento, se di malattia miglioramento».
Mignardise: = delicatezza, da mignard, grazioso, delicato: voce francese da noi usata per significare una specie fine di merletto per guarnizione.
Mignon: vocabolo francese che vuol dire gentile, favorito: nella nostra lingua sovente aggiunto di oggetti di forma piccina e aggraziata. Deriva dall’alto tedesco Minna Minnja. Nel tedesco medioevale v’è Minne = amore, che oggi è voce poetica. Cfr. Minnesinger = poeta d’amore. Altri da mine = aria del volto, ma non si ritiene buona etimologia. La parola mignon fu tradotta già da antico in mignone, e noto è l’esempio del Redi (Ditirambo):
Qualche nuovo smisurato
sterminato calicione
sarà sempre il più mignone.
Migraine: in certo linguaggio mondano la voce fr. pare più elegante della sorella italiana emicrania. Solito caso! Dal gr. [testo greco], metà e [testo greco], cranio: sindrome caratterizzato da accessi di cefalalgia intensa, il più di sovente da un sol lato e avente sede nella regione temporale ed orbitale: vi si accompagna un generale malessere, con nausea e vomito. È il nome della malattia che più si presta ad essere usata come scusa, specialmente presso le dame.
Mikado: titolo dell’imperatore del Giappone, lett. il Venerabile: capo spirituale e temporale del Giappone. Prima dell’ultima rivoluzione, la quale trasformò il Giappone, modernizzandolo alla maniera del nostro occidente, il Mikado era una specie di nume in terra, invisibile, intangibile, sacro. La scrittura italiana micado è poco dell’uso, ciò avviene per molti termini stranieri, che noi scriviamo, di solito, secondo la grafia francese od inglese.
Milady: forma italiana e francese dell’ingl. my lady = mia signora, titolo che si dà, conversando o scrivendo, a dama inglese, moglie di un lord o d’un barone. Voce registrata nei diz. francesi.
Milân e poeu pù: nota espressione di campanilismo che fa il paio con altra non meno orgogliosa, chi volta el cuu a Milan, le volta al pan. Sono del resto espressioni assai antiche e registrate dal Cherubini (op. cit.), il quale vi aggiunge questa: Milan l’è el giardin de’ l’Italia, saviamente però avvertendo che ciò si deve intendere soltanto della floridezza economica! Cfr. la più recente espressione Milano, capitale morale (V. La capitale etc.) Del resto di questi orgogli cittadini altri esempi abbondano. Es. Vedi Napoli e poi mori, Roma è caput munni e Cifalù secunni, etc.
Miles gloriosus: lat. soldato glorioso, attributo di Pirgopolinice, l’immortale spaccone, l’arcifanfano insuperabile di Plauto, capostipite della numerosa famiglia dei Matamoros, Capitan Spaventa, Capitan Fracassa. Nome usato tuttora per significare un millantatore, un rodomonte.
Miliardaio: da miliardo (V. questa voce) è parola non registrata nei diz. italiani. È forse il caso di affermare che manca la parola perchè manca la cosa. I miliardai sono solitamente di provenienza americana e costituiscono i nuovi Re, del ferro, dell’acciaio, del petrolio, della borsa, etc. V. Re etc. Trovo anche usato miliardario.
Miliardo: è il francese milliard, che cacciò di nido la voce italiana billione o bilione, somma di mille milioni.
Milieu: voce francese dal molteplice significato: mezzo, centro, posto d’onore, temperamento, ambiente (affetti, rela-