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Mer | — 308 — | Met |
Merla ebbero nome. L’antico e disusato proverbio toscano: «La Merla ha passato il Po», ha relazione con questa leggenda?
Merlano: (voce lombarda, dal francese merlan) noto pesce dei nostri mari, della famiglia dei gadidi (ordine dei malacotteri); della lunghezza media di dieci o quindici cm., di facile digestione, specie lessato, eccellente poi in tutte le salse e forse è per codesto che non ci intendiamo a chiamarlo. Il merlan francese, è il Merlangus vulgaris, che sul nostro lido adriatico dicesi Merluzzo, a Venezia è chiamato Lovo, in Toscana Nasello, in Istria Molo, in Lombardia, francesemente, Merlan. In Lombardia per merluzzo si intende il baccalà, che è il merluzzo grande (Gadus Morrhua) dei mari del Nord e che in commercio si trova essiccato; e secondo la preparazione, è detto baccalà o Stoccofisso. (V. questa parola).
Merletta: in romagnuolo, saliscendi.
Merluzzo: V. Merlano.
Mésalliance: fr. alleanza, matrimonio con persona di condizione inferiore e bassa per cui ne deriva danno e disdoro. Il prefisso mes è uguale all’italiano mis che troviamo in misleale [sleale], miscredente, misaventura, misfatto, etc, dal latino minus.
Mesmerismo: dottrina del Mesmer sul magnetismo animale (Francesco Mesmer di Iznang, lago di Costanza, 1734-1815).
Messagerie: fr. stazione ed ufficio onde partono vetture o navi. La vettura o la nave stessa.
Messaggio: fr. message, inglese message, nel linguaggio diplomatico indica le comunicazioni che il capo del potere esecutivo rivolge al potere legislativo. Il Petrocchi registra tale senso neologico, ma a me pare che in italiano si dica discorso, e che, se usiamo la voce messaggio, è specialmente riferendoci a governi stranieri.
Messalina: (Valeria) imperatrice romana (15, 48 dell’era volgare) moglie dell’imperatore Claudio. Dicesi antonomasticamente di donna rotta ai piaceri e sessualmente degenerata (et lassata viris, necdum satiata recessit. Così fu detto di Messalina).
Messa nera: fr. messe noire: parodia audace e sacrilega della messa Cristiana in onore di Satana - la forza naturale, misteriosa e ribelle - celebrata dagli stregoni e dalle streghe nell’Evo Medio. V. la ricostruzione in Michelet, La Sorcière. Dicesi oggi messa nera di certe rituali orgie con cui a’ degenerati sessuali e sociali sembra di adonestare il loro pervertimento.
Messianico: agg. da Messia, francese messianique, inglese messianic. Storicamente è la speranza del popolo ebreo in un Re, spirituale e temporale, che riunendo e liberando Israele, riconducesse l’età dell’oro su la terra. Questo è il nome che ricorre nelle Sacre Carte (Vecchio Testamento) Mashiach, da mashah ungere, voce ebraica, l’unto del Signore. Questa speranza in un Messia (Liberatore Duce, cfr. il Veltro Dantesco) si incontra anche nella tradizione di altri popoli, oppressi e divisi, e prende nome dalla più famosa di questo tradizioni che è appunto quella degli Ebrei.
Messianismo: fr. messianisme, credenza, attesa di un messia.
Messidoro: da messis = messe e [testo greco] = dono: decimo mese del calendario republicano francese (dal 18 giugno al 18 luglio).
Era un giugno maturo, era un bel giorno
del vital messidoro
Messo t’ho innanzi: omai per te ti ciba: uno dei tanti versi danteschi (Paradiso X, 25 ) divenuti popolari: questo entrato specialmente a mo’ di frase fatta nel gergo delle scuole.
Mestruazione e mestrui: dal latino me?menstrua mensile: fenomeno fisiologico congiunto al fenomeno della riproduzione, che appare nella donna dal tempo della pubertà alla menopausa, e consiste in uno scolo sanguigno per le vie genitali, e si riproduce ogni mese, fatta eccezione del tempo della gravidanza e talora dell’allattamento. Diconsi anche Regole e così in fr., règles. V. Marchese.
Meta: parola che non esce dall’uso dialettale milanese, usata dal Manzoni, P.S., cap. XII e dichiarata con le parole: «così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili», calmiere.