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Man | — 296 — | Mar |
di quella di successione. I possessi delle corporazioni religiose, cui la legge non concede, non essendo soggetti a successione, sarebbero mani morte. Come termine storico dell’antico diritto feudale, mano morta vale forza morta, stato cioè di persona che, essendo vassalla, non poteva testare ne disporre de’ suoi beni; i quali naturalmente ritornavano al feudatario. Diritto di mano morta era dunque, il diritto da parte del signore feudale di ereditare da coloro che dimoravano nel feudo, essendo in istato servile. La Rivoluzione di Francia abolì tale diritto.
Manovra: per esercizio militare, movimento dei treni, etc. è riprovato dai puristi come gallicismo, e così il verbo manovrare: fr. manoeuvre e manoeuvrer. Meglio possiamo dire che si tratta di uno dei tantissimi neologismi, non creati da noi, ma provenuti dal francese e oramai indispensabili. Il Rigutini ammettendo la necessità di tali voci, consiglia di non usarle in senso figurato.
Manovra: nel ling. mar. così si chiamano complessivamente tutti i cavi e i cordami dell’alberatura delle navi, e si distinguono in manovra dormiente o fissa e manovra volante o corrente.
Mansion House: V. City.
Manu militari: lat. con mano militare, cioè usando, nell’esecuzione di leggi o decreti, il diritto della forza, quando la forza del diritto pare insufficiente.
Manustuprazione: V. Onanismo in Appendice.
Manteau: francese: nel linguaggio della moda occorre talvolta in vece di mantello. «Questi vocaboli, assolutamente non necessari e che, usati, indicano inferiorità intellettuale, sono assolutamente da combattersi, anche registrandoli nei vocabolari. Nell’Alta Italia, specie in Lombardia e in Piemonte, c’è poi una vera mania di tutto infranciosare. Bisogna sentire il linguaggio delle modiste! Sono analfabete, che usano tutte le voci scritte come sono nei cataloghi o nelle corrispondenze che vengono da Parigi!» Questo sfogo d’indignazione non è mio. A che vale sdegnarsi? Ma è del dotto prof. Calegari, il quale ebbe occasione di rivedere le bozze di quest’opera, e poichè così scrisse in margine, non mi parve da scancellare tale chiosa. Ma avvertasi: il prof. Calegari è un italiano irredento.
Mantecare: questo verbo nel dialetto milanese è usato in uno speciale senso culinario: dare, cioè, il lucido e l’amalgama — rimestando e ingrassando come si farebbe per una manteca — al classico risotto (manteccà).
Marabout: dall’arabo marabath = devoto a Dio, nome dato ai seguaci di una speciale setta della religione maomettana, diffusa nell’Africa settentrionale. Le forme marabut o marabutto, registrate nei dizionari italiani, mi paiono meno frequenti della grafia alla francese. V’è altresì una specie di cicogna indiana o africana le cui penne sono tenute in grande pregio (ciconia marabou) e scrivesi marabù, o, alla francese, marabout.
Marais: voce francese che significa un terreno incolto acquitrinoso, valle, come dicesi nel ferrarese. Pare che marais risponda esattamente all’antica, anzi morta parola nostra marese = stagno; voce corrotta dal latino mare. (Secondo lo Zaccaria, op. cit., marais e marese sarebbero voci di origine germanica).
Maramaldo: per «traditore, e vile sicario che infierisce sui deboli e sui vinti» è voce usata. Fabrizio Maramaldo fu uccisore di Francesco Ferrucci a Gavinana (3 agosto 1530), il quale gli buttò le terribili parole: «tu ammazzi un uomo morto!», che uccisero per eterna infamia il nome di Maramaldo. Cfr. B. Varchi, Storia Fiorentina, lib. XI; Ed. Alvisi, La battaglia di Gavinana, Bologna, 1881.
Maraschino: noto rosolio, fatto con speciali ciliegie dette marasche (da amarasca = amara). Celebre fra gli altri quello di Zara, la nobile città italica, sola, di là dal mare! Queste specie di marasche, coltivate a tal uopo in Dalmazia, sono colte quando non sono ancora mature, pigiate, fatte fermentare, indi distillate, dolcificate e messe in commercio in bottiglie rivestite di trecce di paglia.
Marasma senile: termine medico, da [testo greco] = disseccare: processo regolare di atrofia che colpisco la più parte dei