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moschata o fragrans) che serve por aroma, modicamento, essenza.
Mackintosh: nome dell’inventore della gommatura dei tessuti. Dicesi anche di specie di impermeabile.
Macramè: frangia, passamano, e per estensione si dice di certi lavori che si eseguiscono mediante nodi e intreccio di cordoncini grossi fili; e se ne fanno galloni, reticelle, etc. In genovese, asciugamani.
Macro: prefisso greco, [testo greco] = grande, lungo, che si trova in composizione di molte voci mediche e scientifiche: macrostomia, gran bocca; macropodia, grandi piedi; macroglossia, grande lingua; macromelia, grandi membra; macropsia, vista esagerata, che vede gli oggetti maggiori del vero; macrochiria, grandi mani etc. includendovi sempre il concetto di anomalia e di mostruosità.
Macrocosmo (e microcosmo): [testo greco] grande e [testo greco], piccolo + [testo greco], universo, termini filosofici: il gran mondo (macrocosmo) detto dell’universo, in opposizione all’uomo (microcosmo o piccolo mondo).
Macte animo o macte virtute: espressione latina di esortazione e di augurio.
Madam: inglese, signora, mylady: si adopera soltanto nel vocativo.
Madama: fr. madame per signora è voce notata dai puristi. Ma per signora di gran paraggio e riferentesi a nobili e reali donne di Francia, ha esempi della più pura classicità nostra! Madama poi in senso lepido e faceto, è popolare. Certo potrà essere difettoso il madama dei subalpini, adoperato invece di signora, ma è cattivo uso regionale. Madamigella poi non mi pare gran che dell’uso, o se si dice, dicesi francesemente. Madamigella, come madama, talora è parola adoperata in senso lepido. V. Madamina. Madame storicamente fu titolo dato in Francia alle fanciulle reali, ancorchè zitelle, ma con l’aggiunta del nome. Parlando di regine e imperatrici non dicesi madame la Reine, ma usasi madame come vocativo, parlando, scrivendo. In italiano bene vi risponde la bella voce signora, e Signora chiamò il Carducci la regina Margherita di Savoia, del quale vocabolo gli fu fatto rimprovero come di plebea ignoranza, al che il grande Poeta rispose: «e se io le dissi Signora, non è vero che mi correggessi: volevo dire Maestà, non sono avvezzo a parlare con le regine. Cotesto è un madrigale ignorante. Come al Re nel vocativo si dice Sire, così alla Maestà della Regina d’Italia si dice Signora, come Señora a quella di Spagna e Madame a quella di Francia, quando ce n’era. Cortigiani delle gazzette, imparate almeno le prime creanze del servaggio!» (Eterno Femminino regale).
Madamina: idiotismo lombardo che significa la sartorella, o la sartina, o la crestaia. Le eleganze di questo tipo femminile sono varie secondo il paese e le abitudini, ma identica e caratteristica ne è la psicologia ed il costume. V. Grisette, Midinette. Per Madamina, V. una graziosa descrizione de Le giovani di bottega, o sia le Madamine. Corriere milanese delle dame, 10 luglio 1819, pagina 227.
Madapolam: tela candida e fine per camicie. Madapolam, oggi villaggio dell’India meridionale, fu centro importante di commercio del cotone durante il florido periodo della Compagnia delle Indie orientali, e diede il nome a questo tessuto.
Made in Germany: e anche made in Italy (fatto in Germania, etc.) è marca commerciale che si suole apporre, come richiesta, ai manufatti che hanno maggior probabilità di spaccio nelle esportazioni in Inghilterra e nelle colonie inglesi.
Mademoiselle: fr., per istitutrice, damigella di compagnia, specialmente se francese. V. Miss, Fraülein.
Madiere o madiero: ciascuno di quei principali pezzi di costruzione, che piantati di traverso su la chiglia del bastimento, formano la prima base e il primo innesto di tutte le coste del medesimo (Guglielmotti, op. cit.).
Madro: nel nostro gergo dei comici così è chiamata con ironico e felice traslato al genere maschile, la madre della giovine attrice. Ella ne custodisce la virtù pericolata come fosse una virtù pericolante. Insomma, una specie di allenatrice naturale alla vita del palcoscenico. Tipo comico antipatico nel tempo stesso.
A. Panzini, Supplemento ai Dizionari italiani. | 19 |