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cui vi ha azione, ma non sono necessari nè l’apparato scenico nè i vestiari (ad es. la Dannazione di Faust del Berlioz).

Leggere: nel linguaggio commercialo ricorre spesso questa locuzione viziosa al piacere di leggervi cioè di avere risposta, leggere i vostri caratteri; oppure ho il piacere di leggervi, per dire che si è avuta risposta: modo tolto dal fr., au plaisir de vous lire.

Legge Salica: cioè la legge dedotta dalla giurisdizione barbarica degli antichi Franchi Salici (secolo V) che esclude lo donne dal diritto di successione al trono: legge conservata nella secolare Monarchia francese; trasportata nella Monarchia Sabauda (V. Statuto, 2). Dai Franchi Salici (salien, da Saale, fiume di cui in origine abitavano le rive) tribù della Franconia, entrati in Gallia al tempo di quelle invasioni barbariche, provennero i primi re di Francia della dinastia de’ Merovingi.

Leonardesco: V. 'Raffaellesco'.

Leghista: neol. giornalistico, probabilmente effimero, ed è attributo di colui che appartiene ad una lega così detta di resistenza fra gli operai e lavoratori: istituto politico di carattere socialista. I leghisti sarebbero opposti ai così detti krumiri. V. questa parola.

Legittimista: furono detti in Francia (légitimiste) i partigiani dei legittimi principi (Borboni), cioè di quei principi che regnarono per diritto tradizionale, in opposizione ai principi che ottennero il potere per tirannide (colpo di Stato) come i Napoleonidi, o per rivoluzione, come gli Orléans.

Legum omnes servi sumus, ut liberi esse possimus: tutti siamo servi delle leggi per poter esser liberi: mirabile senso romano della legge, ridotto in questa formula scultoria da Cicerone (Pro Cluent, LIII, 146).

Leitmotiv: voce tedesca che vuol dire, motivo guida: ed è quel ritornello che, specie nelle opere del Wagner, si ripete o spunta ogni tanto, sotto diversa forma, annettendo l’autore a quel suono uno speciale senso esplicativo del concetto filosofico dell’opera. La locuzione è usata anche in senso estraneo alla musica per indicare il pensiero dominante, il solito ritornello, l’argomento che torna a galla etc.

Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?: verso dantesco divenuto popolare (Purg. XVI, 97). È il concetto del Quis custodiet custodem e del niun valore delle leggi senza i buoni costumi.

Lemming: nome di grosso topo migratore delle regioni artiche (Myodes lemmus o Lemmus norvegicus).

L’empire c’est la paix: parole di Luigi Napoleone, presidente della Republica, pronunciate a Bordeaux il 9 ottobre 1852: preludio dell’Impero e del Colpo di Stato.

Lente dell’avaro: V. La compagnia della lesina.

Lentiggine: (V. Efelidi) macchie pigmentarie della pelle che appaiono su le mani, sul collo e specie sul volto, più visibili di estate che di inverno: frequenti nelle persone di carnagione rossa. Si manifestano al tempo della seconda infanzia.

Leprosario: ospedale pei lebbrosi.

Les affaires sont les affaires: cinica sentenza francese che vuol dire: ogni considerazione di carattere morale non aver peso negli affari: sentenza cinica ma vera, e non solo in Francia. Il motto è ripetuto sì in francese che in italiano.

Les affaires, c’est l’argent des autres: V. Gli affari, etc.

Les amis de nos amis sont nos amis: modo francese, talora ripetuto fra di noi: gli amici dei nostri amici sono amici nostri.

Lesbio o lesbico: attributo di pervertito senso d’amore fra donne, così detta dall’isola di Lesbo. V. Appendice e V. Omosessualità.

Les Chassepot (nos fusils Chassepot) ont fait merveille!: (V. Chassepot) parole storicamente famose e infami con cui il generale De Failly annunciava (9 novembre 1867) alla Francia la vittoria di Mentana e le buone prove dei nuovi fucili a retrocarica, fatte per la prima volta su bersagli umani.

Les dieux s’en vont: dicesi sul serio o per celia quando qualcosa di storicamente grande declina nella sua parabola storica, o dicesi anche di persone di cui decade la rinomanza. Questo motto si leggo in

A. Panzini, Supplemento ai Dizionari italiani. 18