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per la presenza di un altro corpo elettrizzato che si trovi elettricamente isolato dal primo. Induzione elettro-magnetica: il suscitarsi di una corrente elettrica in un conduttore quando varii, in qualunque modo, il campo magnetico in cui esso si trova, sia il campo dovuto a calamite o a correnti. | Induzione elettro-dinamica: si chiama più propriamente così la suddetta induzione, quando essa è dovuta al moto di conduttori percorsi da corrente, al variare dell’intensità di questa.
Ineffabile: vuol dire latinamente indicibile, da in negativo ed effabilis = dicibile: quindi gioia o dolore ineffabile. Spesso però questa parola è usata lepidamente per significare persona che per le sue non commendevoli qualità e operazioni non è degna di essere nominata.
In erba: propriamente dicesi del grano o dei cereali che non sono ancora maturi, ma soltanto in erba, senza spiga o frutto, onde le locuzioni vendere o comperare in erba per dire vendere o comperare il raccolto sul campo prima che sia maturo. Per traslato familiare, spesso faceto, dicesi di persona inesperta, non giunta a compiutezza dell’ufficio a cui aspira o a cui pretende: dottore in erba, giornalista in erba.
In esito: V. Esito.
In extenso: lat. per esteso.
In extremis: V. Extremis. Nel linguaggio politico dicesi una nomina o promozione in extremis di quelle che sogliono fare abusivamente i ministri o altre autorità negli ultimi giorni della loro carica allo scopo di favorire, ricompensare, etc.
In faccia a Dio: nelle locuzioni familiari e facete, come ad es. gran bevitore in faccia a Dio, gran cacciatore, etc., ricorda il biblico Come Nemrod cacciatore robusto in faccia a Dio. (Genesi, X).
Infallantemente: per infallibilmente ha esempi del Segneri, del Redi, del Magalotti, del Filicaia. Infallanter, in latino barbaro, lo usa il Machiavelli (Leggi e Comm. I, 436) «L’imperatore voleva passare infallanter e presto» e un’altra volta usa infallantemente: esempio citato dalla Crusca. Perchè dunque il Fanfani riprende tale voce? Certo è che ha in sè alcun vizio di suono.
In famiglia: nella locuzione: «fare una cosa in famiglia,» la detta parola passa ad acquistare talora un senso non lusinghiero e non bello: dalla idea, cioè, di intimità e di segretezza, come avviene in famiglia, viene a significare astuzia, frode, ingiustizia per cui un dato affare si tratta e compie segretamente fra i cointeressati e loro amici con danno e pregiudizio degli altri. Dicesi anche taglierini in famiglia, che è propriamente la minestra fatta in casa con la sfoglia.
Infanta e infante: (dal lat. infans-ántis = infante, propriamente = che non parla ancora) in ispagnuolo sono due voci, usate anche presso di noi, specie nell’uso de’ giornali, per indicare la figlia ed il figlio del re.
Infantare: verbo letterario e disusato = generare. Lo adoperò il Carducci in un suo nobile scritto Mosche cocchiere e vi aggiunse questa parentesi: «certi francesismi del Trecento mi piacciono».
Infarto: in fr. infarctus, dal latino infarcire = riempire: nome dato ad un territorio vascolare ove cessa la circolazione quando la regione così colpita di morte non è la sede di fenomeni di putrefazione. Così dicesi perchè al livello dell’infarto i tessuti sembrano infiltrati e gonfi.
Infedele: chi abusa della fede in lui riposta o per frodare e portar via o per altra illecita azione. Un cassiere che fugge con il portafoglio, è un impiegato infedele; una domestica che saccheggia la casa, è semplicemente infedele. Questo significato eufemistico è appunto in francese: commis, agent infidèle; gardien, domestique infidèle, etc. Del resto la tendenza agli eufemismi è così grande oggidì, come altra volta fu detto, che si è incerti se questo nuovo senso sia di schietta provenienza francese. V. Indelicato.
Inferi: lat. gli dei del mondo sotterraneo, contrapposto a superi gli dei del cielo. Andare agli Inferi = morire.
Inferìre: par. inferto: latinismo usato nel linguaggio dei tribunali invece di dare, vibrare. Es. inferire una coltellata. Nel linguaggio marinaresco inferire vale al-