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Ico — 229 — Ido

mari iperborei: voce registrata nei dizionari francesi.

I confronti sono odiosi: locuzione frequente che vuolsi di formazione inglese: comparisons are odious (V. Adams, Dict. of. Engl. Literat).

Icóre: [testo greco] il sangue degli Dei che presso i greci avea speciale nome, come speciale nome avea la bevanda, nèttare; speciale nome il cibo, ambrosia. Poi indicò il siero, la parte acquosa del sangue. Oggi in medicina è sinonimo di pus di maligna natura. Mutabile fortuna anche delle parole!

Ictus: conservasi questo nome latino (ictus = colpo, percossa) per significare nella metrica antica la battuta del verso che segnava il tempo o misura e si faceva percotendo della mano o del piede: pedum digitorumque ictu Quint. Ictus dicesi ancora nel linguaggio musicale; dove non è da confondersi con la thesis: questa s’applica a tutti gli accenti forti di un ritmo; quello s’applica solamente al primo e all’ultimo tempo forte di un verso musicale, sui quali esso è, per così dire, appoggiato come sospeso.

Idalgo: V. Hidalgo.

Idea: un’idea di qualche cosa per dire un poco si dice familiarmente, e così pure si dice in gergo francese Une idée = un peu, un rien. Une idée d’absinthe avec beaucoup d’anisette.

Idea fissa: o incoercibile o coatta, chiamano i medici l’insistenza di pensieri molesti, talora assurdi, che insorgono automaticamente disturbando e limitando il corso normale delle idee: sono riconosciuti abnormi dal paziento stesso, ma non può liberarsene onde con molta angoscia ne è come ossesso. L’idea fissa è frequente negli stati degenerativi e nella nevrastenia. V. Paranoia.

Ideale: osservano i puristi non doversi questa parola riferire a cosa di poco conto, nè usare al plurale in vece di desideri, aspirazione, tendenza, etc.

Idealità: astratto di idea: indica la facoltà di ideare o concepire concetti superiori che astraggano dal fatto o dalle necessità presenti prevedendo o provvedendo altamente e nobilmente. Eccone un chiaro esempio: «A questa nazione (l’Italia) giovine di ieri e vecchia di trenta secoli, manca del tutto l’idealità: la religione cioè dello tradizioni patrie e la serena non timida coscienza della missione propria nella storia e nella civiltà, religione e coscienza che sole affidano un popolo d’avvenire» Carducci, Ça ira. Neol. necessario, accolto dalla Crusca.

Ideatore: neologismo da ideare, colui che trova l’idea di alcuna cosa.

Idem velle atque idem nolle ea demum firma amicitia est: classica definizione dell’amicizia: leggesi in Sallustio (Catil. XX. 4) volere e non volere le cose istesse è ciò che costituisce la salda amicizia.

Identificare e identificazione: dal linguaggio filosofico (cioè di due esseri che si fondono insieme o del comprendere due più enti sotto la stessa idea) passarono nell’uso comune ad indicare semplicemente riconoscere, riconoscimento, provare cioè la medesimezza, il vero essere di cosa o persona mal nota o falsamente nota. Spiacciono ai puristi come voci abusive e di provenienza francese: le sancisce l’uso.

Identità, Identico, Identicità, Identicamente: dal basso latino identitas (idem = il medesimo) sono voci che dal linguaggio scientifico e filosofico sono passate al linguaggio comune in vece di medesimezza, medesimo, stesso, medesimamente. Spiacciono ai puristi: le sancisce l’uso.

Idest: lat. cioè.

Idillio: familiarmente e talora con senso d’ironia: colloquio d’amore.

Idiosincrasia: [testo greco] proprio o [testo greco], costituzione; disposizione particolare organica per la quale ognuno risente in particolar modo l’influsso degli agenti diversi che impressionano i suoi organi, e più specialmente idiosincrasia è termine usato dai medici per indicare una repugnanza organica ad un dato medicamento o anche alimento sul quale il medico non può contare. Per es. la morfina è un ipnotico: ebbene, molti non la sopportano e produce l’effetto opposto. La voce poi dai profani è spesso usata con ostensione che si potrebbe ritenere abusiva se il trasportare al linguaggio comune le voci delle varie