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l’oro della Guinea. Tale moneta fu in corso sino al 1816.

Ghiozzo: piccolo pesce d’acqua dolce con fini lische, e capo grosso: lat. gobius, [testo greco].

Gipsy: V. Gypsy.

Giacimento: la particolare disposizione dei minerali nel seno della terra.

Gia: per la desinenza al plurale dei nomi che al singolare escono in gia come bragia, spiaggia, etc. V. cia e gia.

Giacobino: noto nome storico dato ai republicani francesi dal nome dell’antico convento de’ frati Domenicani (detti in Francia Jacobins dalla via di Saint Jacques in Parigi) ove si adunavano. Furono i Giacobini, per la loro feroce e disperata intransigenza, massimo istrumento di quella Rivoluzione e di quelle eroiche guerre. Oggi si dice giacobino di chi professa idee liberali o republicane, ma in modo fazioso, dogmativo, dottrinario, e suona spregio. Derivato giacobinismo (jacobinisme).

Giacobinismo: V. Giacobino.

Giambone: con tale nome non armonioso (fr. jambon, da jambé) in alcune città di Lombardia si chiama esclusivamente, anche da persone colte e che si rispettano, il prosciutto, specie poi volendo significare il prosciutto cotto. Avvertasi che giambòn è vecchia parola del dialetto milanese. | Poco tempo addietro le donne usavano certe maniche esageratamente rigonfie in su la spalla e strette al polso e lo denominavano maniche à jambon.

Gianduiotto: nome di maschera torinese dato in commercio ai noti cioccolattini di pasta molle, ravvolti in carta d’argento.

Giannizzeri: milizia turca, (icki-tckeri = nuovi guerrieri) privilegiata, fedele e tereibile ai Sultani, instituita nel sec. XIV. Forte della sua oltrepotenza, divenuta in seguito a mo’ dei pretoriani di Roma antica, faziosa ed indomita, fu con frodo e sangue abolita e distrutta nel 1826. Nel linguaggio, specie politico, dicesi giannizzero, con senso di spregio, chi è od è voluto far credere faziosamente fedele a qualche istituto o personaggio di tendenza e caratteri illiberali.

Giardino inglese o cinese: contrapposto a giardino classico o italiano: nel giardino inglese, oltre ai fiori, si coltivano piante arboree in forma di boschetti e macchie, divisi da maestosi viali, laghetti, pescherie, praterie, terreno vario e ondulato, in modo in somma da somigliare ad un naturale, ricco paesaggio. Perchè detti giardini non siano ridicoli occorre che l’insieme sia grande tanto che meglio loro convenga il nome di Parco.

Giardiniera: con voce tolta dalla cucina francese chiamasi giardiniera (fr. jardinière) quel piatto allestito di varie verdure e cibarie tagliuzzate e condite (carote, sedani, patate, piselli) e serve di contorno.

Giarettiera: V. Jarretière.

Giaurro: voce turca che vale infedele, detto per ispregio de’ Cristiani.

Gibigiana: è la voce dialettale lombarda gibigiànna, cioè il riverbero del sole, che molte volte si fa per giuoco con lo specchio.

          Come quando dall’acqua o dallo specchio
               salta lo raggio in l’opposita parte.

Dante Purg., XV, 16.

Cosa che ha vario nome nelle varie regioni: illuminello, solino, barbaglio, etc.

Gibus: così detto dal nome dell’inventore: cappello a staio che si piega così da occupare poco spazio. V. Chapeau claque. La parola ci proviene dal francese, gibus: chapeau mécanique. Du nom de l’inventeur.

Gigione: appellativo volgare dell’artista (?) lirico (tenori, baritoni, etc.), sfiatato di scarso valore e di minor fortuna, ma vanitoso, bonaccione, soddisfatto di sè: toscaneggia secondo il gergo de’ cantanti e ambula sotto la galleria di Milano — dove questo nome è stato creato.

Gigolette: voce del gergo francese, grisette, faubourienne courant les bals publics, da gigue gamba e giguer sgambettare.

Gigot: voce francese, che per l’appunto è il nostro coscetto di capro giovane o di castrato, che nel citato libro di M. Bartolomeo Scappi, è chiamato mezzo capretto di dietro. Gigot è da gigle, it. giga, antico tedesco gige, strumento a corde, violoncello: così è detta la coscia per si-