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coltura, apposto cioè a selvatico, è vivo nel popolo (Romagna).
Gentilhomerie: fr., la qualità del gentiluomo, (quindi gentilezza, cortesia, garbatezza, umanità, etc. Una delle tanto voci francesi usate per vizio.
Gentleman: homme bien élevé, bonne de compagnie. Così in francese nel gergo familiare, e noi imitando, talora anche per celia, usiamo la parola inglese. Es. Il tale è un vero gentleman. Fem. Gentlewoman.
Gentleman-driver: V. Gentlemen-rider.
Gentleman farmer: = gentiluomo coltivatore; diconsi in Inghilterra quei signori che attendono con studio ed amore alla nobilissima e savissima fra le arti, che è l’Agricoltura: la qual cosa nell’alma parens, nella ex-patria dei Cicero, dei Fabi, si desidera vivamente. V. il bel libro del Caccianiga Vita campestre, ed. Treves. Non solo, ma in Italia questo nobilissimo e socialmente utile ceto di gentiluomini campagnuoli invece che formarsi, tende por varie ragioni a dissolversi.
Gentleman-rider: letteralmente gentiluomo cavalcatore, cioè cavaliere. Essi si distinguono dai fantini di professione (Jockey) perchè corrono separati da essi, ben inteso, e di solito, corse ad ostacoli o per mero diletto. Gentlemen-driver, dicesi de’ gentiluomini che guidano i cavalli al trotto; non del guidatore di mestiere. Inutile avvertire che questo anglicismo è anche in francese: Gentleman rider = homme du monde qui monte dans les courses.
Genus irritabile vatum: razza irritabile dei poeti. Così con frase scultoria che acquistò valore di motto, Orazio, poeta, (Epist. II, 2-102) definì la naturale suscettibilità dei poeti che può essere estesa, in largo senso, a tutti gli artisti più o mono amici a Minerva.
George Dandin, tu l’as voulu: motto che si deduce dal monologo del Molière nella sua commedia George Dandin, in cui il protagonista di tal nomo rimprovera sè con le parole: Vous l’avez voulu, vous l’avex voulu, George Dandin, vous l’avez voulu. Era Giorgio Dandin un ricco contadino che, per aver voluto menare in moglie una nobile donna, andò incontro a gran numero di guai, il che può accadere anche col semplice prender moglie.
Germanizzare: rendere tedesco o germanico. Fr. germaniser.
Germinal: nel calendario republicano francese è nome di mese, dal 21 marzo al 19 aprile, così artisticamente detto perchè cade nel tempo che i germi, affidati alla terra, si svolgono e germogliano. Però con traslato sociale, lo Zola ne fece titolo ad uno dei suoi migliori romanzi. In italiano, germìle.
Gesangverein: voce tedesca che significa compagnia o società corale. Codeste società sono quasi in ogni città di Germania ed hanno per fine di coltivare il canto e dilettarsi nello stesso tempo. Per il passato codeste compagnie avevano eziandio un certo carattere politico, valendo quelle canzoni e quei cori a tener desto il sentimento patriottico, specie nel tempo che i popoli della Germania non erano, come ora, in unità politica congiunti.
Gesta Dei per Francos: opere di Dio per mezzo dei Francesi. Raccolta di opere di storici diversi che narrano le imprese in Oriente al tempo delle Crociate e le vicende del regno che i Franchi stabilirono in Gerusalemme. Questo titolo risponde ad un orgoglioso concetto filosofico della storia che i Francesi ebbero a cagione delle gloriose imprese compiute e del sangue eroicamente e generosamente sparso da quel popolo belligero. Onde fu anche detto: il fait du peuple frane a l’istrument de la Providence. Il motto gesta Dei per Francos vive ancora, sebbene attenuata la fede in Dio e nella Provvidenza.
Gesto: e più spesso, bel gesto. A questa parola è dato oggi speciale significato di azione in cui rifulga non so quale teatralità icastica e talora istrionica, audacia congiunta a felicità di trovata così da cattivarsi l’ammirazione e la benevolenza del publico. Tale senso ci deve essere provenuto dal francese, intatti nei dizionari del gergo di quella lingua trovo geste = fait, action, exploit.
Gesuitismo: metodo o sistema dei Gesuiti, societá mondiale della Chiesa Ro-