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Frenello: term. mar. dim. di freno (cfr. frènulo nel linguaggio anatomico) indica quell’apparecchio a paranchi di cavo o di catene per manovrare il timone.
Freniatria: voce medica, (dal greco fren = mente, spirito, e iatreia: = cura, medicina) che indica la cura delle malattie montali.
Frenocomio: ospedale per le malattie mentali (dal greco fren = mente e komeion = ospedale), termine dai medici preferito come più proprio che manicomio.
Frenòsi: gr. fren = mente; e il suffisso osi, indicante affezione cronica: sinonimo di psicosi. Vocabolo proposto dal Verga per indicare le diverse forme di pazzia croniche.
Frènulo: lett. piccolo freno, latinismo adoperato in anatomia per indicare una piega membranosa che serve come di freno: frenulo della lingua, delle labbra etc., comunemente filetto.
Frequentazione: in francese c’è fréquentation, dal latino frequentano: i dizionari italiani finora hanno soltanto frequenza e non frequentazione, voce abusiva d’influsso francese.
Fresa: voce usata dai meccanici. Indica una macchina la eguale mette in azione più scalpelli ed è di forma circolare: questa macchina, rotando, agisce o come pialla o come tornio. Fresa, è propriamente lo scalpello che si adatta alla ruota, fresatrice, la intera macchina, fresare e fresatura l’atto di tale operazione. È utensile principe nella lavorazione di macchine e strumenti meccanici. La voce è brutta sì che spiace, chi il direbbe? ai meccanici stessi. Fresa deriva dal francese fraiser = percer du métal ou du bois á l’aide de l’instrument appelé fraide. Fraiser, dal lat. fresus (frendere | rompere).
Frescante: detto di pittore che dipinge a fresco.
Freschi o fresco: chiamasi da’ Veneziani l’unione di molto gondole, battelli e barchette elegantemente addobbate, che concorrono pel Canal Grande e vanno avanti indietro come le carrozze in un corso; ed è una specie di spettacolo che si fa in onoro di principi o in occasiono di qualche festa.
Fresco: in marina si chiama il vento ben teso, ma non ancor forte, ondo i verbi affrescare e rinfrescare quando il vento comincia a soffiare con maggior forza.
Fricandeau: pezzo di vitello lardellato e disossato. Deriva da fricasser che vuol dire friggere in padella (casse, antica voce francese uguale a poéle, padella).
Frignare: il piangere uggioso del bambino.
Frinire: il cantare della cicala: verbo registrato dal Gherardini, op. cit.; il Petrocchi lo pone a torto fra le voci fuori dell’uso.
Frisch, fromm, fröhlich, frei: fresco, pio, ilare, libero; i famosi quattro effe; motto della «scuola patriotta de’ tedeschissimi», nella prima metà del secolo XIX, contro cui A. Heine satireggiò specialmente con l’orso immortale dell’Atta Troll. Oggi è rimasto motto di società ginnastiche germaniche.
Frisè: fr. arricciato. V. Frisore.
Frisore: dal francese friseur, parrucchiere, barbiere. «Ma è voce che oggi, almeno in Toscana, si vergognano di adoperarla gli stessi parrucchieri». Così il Rigutini. Vero è che la vergogna fu tanta che vi hanno sostituito, nelle scritte dei negozi, l’altra parola francese coiffeur; la quale di per se porge o sembra porgere idea di più eleganza e finezza che non la voce nostra. Solito caso! Usata pure è la voce fr. frisé, part. del verbo friser, per arricciato, detto della barba e dei capelli.
Fritz: diminutivo del nome tedesco Friedrich (ricco di pace) Federigo e oggi Federico.
Fröbeliano: aggiunto di metodo, scuola, giardino, da Federico Fröbel (1782-1852) di Oberweissbach il quale ideò cotesto metodo pedagogico che consiste nell’istruire i bambini dilettandoli con giuochi conformi all’età.
Froldo: voce dell’idraulica padana: la tratta di argine costantemente lambita od erosa dalla corrente.
Frondeur: dal fr. fronde, anticamente fonde, dal latino funda = la fionda, istrumento od arma per iscagliar sassi e non ignoto ai moderni, specie agli scolaretti ed agli uccelli dei giardini publici. Ma non si tratta di ciò. Fronde è il nome del partito che insorse in Francia contro