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Etl | — 168 — | Ex |
Experto crede Roberto: V. Experto credite.
Experto credite: credete a chi è esperto, emistichio di Vergilio, Eneide, XI, 283, che da antichissimo tempo prese questa goffa forma: quam subito, quam certo, experto crede Roberto; almeno così è lecito supporre data la straordinaria vulgarità di Vergilio nell’Evo-Medio.
Exploiter: V. Esploatare.
Exprès: avverbio francese, usato in certi casi da persone incolte invece di a posta. Es. «Un pranzo. Un piatto exprès».
Express: voce che i francesi tolsero dalla lingua inglese per indicare un treno rapido, o diretto come noi preferiamo dire. Usasi con valore per lo più di sostantivo. L’etimologia della voce è dal latino ex-primere, ex-pressus = espresso, distinto, formale.
Un’altra volta, se mi fia concesso,
racconterovvi il tutto per espresso.
Così il Boiardo nella fine dell’Orlando Innamorato. Noi usiamo spesso la parola espresso nella locuzione mandar per espresso o per un espresso e, come voce dell’uso, essa è registrata e approvata. Ma ad alcuni puristi non piace. O che s’ha a dire per fante proprio come vuole il Fanfani? Se sì, accanto al fante ci vuole l’interprete che spieghi la frase. Il guaio piuttosto è che invece della parola espresso, pare a molti più efficace, più rapido, più anglicanamete svelto dire express.
Ex professo: con piena conoscenza. Dicesi con tale locuzione avverbiale latina di chi tratta argomenti, per lo più dottrinali, con padronanza e conoscenza completa.
Extra: è avverbio latino che significa fuori. In francese è voce usata familiarmente per significare ciò che si toglie dalle norme. Tale locuzione è imitata in italiano: squisito, raro, non comune, insolito, e anche vale fuori del conto.
Extragiudiziale: voce del linguaggio curiale che più correttamente si pronuncia e scrive stragiudiziale. Si dice di un fatto avvenuto fuori del giudizio, il quale cioè, non essendo debitamente portato in causa dalle parti, non pesa su le bilance del giudice. I procuratori delle parti sogliono dire: Non voglio valermi di dichiarazioni stragiudiziali per, etc. Oppure: Una circostanza stragiudiziale non autorizza a, etc. Il giudice si affretterebbe a soggiungere: È vero; quod non est in actis non est de hoc mundo! risposta faceta e giuridicamente esatta nel tempo stesso.
Extraterritorialità: fr. exterritorialité, in diplomazia significa l’insieme delle immunità di cui usufruiscono fuori del loro paese i rappresentanti di una potenza straniera, e specialmente il privilegio in virtù del quale costoro si considerano come non avessero lasciato il loro paese, allo scopo di sfuggire alla giurisdizione del luogo ove si trovano per essere sottomessi alle leggi della loro nazione. Di tale privilegio godono i Sovrani, gli agenti diplomatici, i capi di eserciti e di armate.
Extremis (in): locuzione avverbiale tolta dal latino, ed usata in giurisprudenza e nel comune linguaggio per indicare negli ultimi momenti della vita. Es. «Un matrimonio in extremis». Dicesi anche in senso traslato.
Ex ungue leonem: dall’unghia (si conosce) il leone, e in italiano l’unghia del leone, cioè un breve saggio dimostra e palesa il buon artefice (dicesi specialmente di cose d’arte).
Eziologia: neol. universale scientifico (filosofìa, medicina), formato da αἰτία, causa e λόγος discorso, dunque studio delle cause, origine delle malattie.