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Etl | — 166 — | Ex |
vero, certo. Dicesi nel linguaggio dei grammatici, specialmente al plurale, e con forza di sostantivo, per indicare la prima origine della parola. Cfr. Etimologia.
Et l’on revient toujours à ses premiers amours: V. On revient, etc.
Et nunc erudimini: lat. ed ora siete eruditi, ammaestrati, pigliate esempio, formula e clausola, spesso di sapore caustico, con cui solitamente si chiude una dimostrazione in contrario.
Ettowatt: misura di potenza elettrica: equivalente a 100 watt.
Etto-watt-ora: V. Watt-ora.
Et vera incessu patuit dea: e vera dea apparve all’incedere, così Vergilio (Eneide, I, 409), mirabilmente descrive Venere che appare ad Enea. Dicesi talora di bella e maestosa donna.
Et voilà tout: V. Voilà tout.
Eucalipto: (Eucaliptus) albero scoperto nel 1792 da Labillardière su le coste della Tasmania ed ora frequentemente coltivato nelle regioni meridionali d’Europa. Appartiene alla famiglia delle mirtacee. Dalle foglie traggonsi olii essenziali, noti in terapeutica. Gli Australiani ne usano, da tempo, come febbrifugo.
Eùreka: perfetto del verbo greco eurisco = trovo, dunque: ho trovato! ed è attribuito come manifestazione di gioia ad Archimede (287-212 av. C.) quando trovò la legge fisica del peso specifico dei corpi. Cfr. Vitruvio, IX.
Euthanàsia: parola risultante di due voci greche (eu = bene e thanatos =; morte) la buona, la placida morte mercè l’opera medica che con farmachi toglie la pena dell’agonia. Usasi talora, con ispeciale senso filosofico, per indicare la morte dello stoico e del savio.
Evacuare: da vacuus = vacuo, vuoto, è propriamente l’atto dell’andar di corpo. Ora nel senso di sgomberare, vuotare, detto di luoghi, è per lo meno voce assai poco estetica. Évacuer, in francese, oltre al primo senso anzi detto, significa appunto sortir d’une place par évacuation ed è termine di guerra, spesso da noi usato e con copia di buoni esempi, accolti dalla Crusca: il che non toglie a questo latinismo di essere brutto.
Evacuazione: V. Evacuare.
Evadere e così dare evasione: sono voci degli uffici, cui in buona lingua rispondono sbrigare, trattare, rispondere. In fr. répondre à, donner suite à.
Evasione: in buon italiano significa lo scampare, lo sfuggire ad un pericolo: lat. evàdere, uscire, schivare, etc. Nel senso di risposta e nella locuzione in evasione è brutto modo degli uffici. Es. lettera evasa. Non c’è in francese.
Evenienza: neologismo riprovato dai puristi in vece di occorrenza, occasione, avvenimento, caso.
Event: V. Great-event.
Evasivamente: V. Evasivo.
Evasivo: per elusivo come aggiunta specialmente di risposta che sfugge (lat. evadere = scappare) che elude alla dimanda, ricorda ai puristi l’aggettivo francese évasif, e così dicasi dell’avverbio evasivamente, fr. évasivement. Vero è che oramai le due parole sono conquistate dall’uso.
Evening-dress: = abito della sera: così con inglese elezione di voci chiamasi dai gentili uomini talvolta e dai giornali l’abito nero che è di prammatica alla sera, ne’ ritrovi mondani. V. Frac.
Evidenza: V. Mettersi in evidenza.
Evocare: trovo frequentemente nei resoconti teatrali: «l’autore, gli attori, etc., furono evocati alla ribalta, etc.». Perchè non chiamati? In italiano evocare significa scongiurare, e dicesi delle ombre e dei morti, delle grandi memorie e fatti illustri, richiamati alla memoria.
Evoluzione: lat. evolutio da e e volvo = rivolgo, muovo, tanto nel senso militare di esercizi, come nel senso filosofico e biologico del naturale procedere, integrandosi, della Vita, secondo certe leggi della discendenza (opposto a Creazione speciale), è neologismo che, se anche provenga da altre lingue, non è lecito neanche ai puristi di ricusare. Voce universale. (V. Spencer, Primi principi).
Ex: è una particella latina che vuol dire fuori, via. I puristi vorrebbero sostituirla con es, come più conforme all’ortografia italiana. Ma ex è, ed ex rimarrà che le parole es-re, es-console non sarebbero così facilmente intese come ex-