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Ese — 161 — Esp

nota

Esercito della Salvezza: V. Salvation Army.

Esercizio: per azienda è ripreso corno gallicismo (V. Rigutini). Ripreso del pari è nel senso di riscossione, uso delle vendite publiche, bilancio annuale dello Stato. Exercice = perception de l’impôt, emploi du revenu public. Neologismo non registrato, ma usatissimo.

Esèrgo: = ex opera, fuori dell’opera, e nella terminologia monetaria indica quel piccolo spazio al disotto dell’impronta nel rovescio, nel quale è posta l’iniziale o marca di zecca.

Esibizione: per esposizione, mostra, è dal francese exhibition, dove pure in quella lingua, in tal senso, è neologismo tolto dall’inglese. | Esibizione, in italiano, l’atto di esibire = offrire. Ma non solo in un certo linguaggio è usato il neologismo inutile, ma non mancano esempi anche di noti scrittori. Es. «Questa esibizione dei costumi giannizzeri interessò in particolar modo».

Esigente: è dai puristi parola ripresa per gallicismo, exigeant, lat. exigere. Voce necessaria e sancita dall’uso e, al pari di esigenza = necessità, appartiene a quei francesismi su cui molto vi sarebbe a discutere se tali siano veramente, ancorchè lo speciale uso che se ne fa provenga dal francese. Senso accolto dalla Crusca.

Esito: nella locuzione in esito, in luogo di in risposta, è voce del linguaggio burocratico.

Es ist eine alte Geschichte: è una vecchia storia eppur rimane sempre nuova, e quando essa avviene, il cuore si infrange! così Arrigo Heine parlando dei tormenti d’Amore, in quel gioiello immortale di liriche, che si intitola Lyrisches Intermezzo (Ein Jungling liebt ein Mädchen).

Esistere: lat. existere, vale essere in atto, perciò usato, come oggi è usatissimo, per il semplice essere, è ritenuto gallicismo. Es. «Il negozio che qui esisteva, Esistono ragioni per credere,» etc. Anche esistenza per vita è ripreso dai più rigorosi come gallicismo.

Èsodo: gr. exodos = uscita, storicamouto l’uscita degli Ebrei dalla schiavitù d’Egitto (Bibbia): familiarmente, partenza in gran numero e in gran fretta, quasi per accordo preso. Es. l’esodo dei forastieri, dei bagnanti etc.

Esonerare: (dal latino ex-onerare = sgravare, alleggerire) è neologismo che ricorda il francere exonérer = liberar da un onere, francare, esimere. Dal verbo esonerare si formò il vocabolo esonero. Es. «l’esonero dagli esami», voce «non bella» dice il Tommaseo. La Crusca però non la registra. Meglio esenzione, dispensa.

Esoftalmia: (ἔξω, fuori e ὀφθαλμός, occhio) termine medico: lo sporgere del globo dell’occhio fuori dell’orbita: der. esoftalmico.

Esonero: V. Esonerare.

Espada: voce spagnuola (dal latino spatha) = spada, e poi il torero che nelle corse dei tori (corrida) fa professione di uccidere i tori con la spada, ultimo e più difficile atto del sanguinoso dramma così caro a quel popolo.

Espandersi, espansione, espansivo: dal lat. ex e pando = stendo, dicesi specialmente dei corpi ed equivale a dilatarsi. I francesi hanno trasportato le due voci expansion ed expansif al senso morale: qui est porté á dire ses sentiments, ses pensées, e noi tale uso accogliemmo con riprovazione dei puristi. La Crusca però accoglie il senso figurato di queste parole nè il Tommaseo apertamente lo rigetta, pur dicendo che non è del popolo.

Espansionismo: neologismo che significa la teoria di coloro cho sono favorevoli allo conquiste coloniali e militari.

Esperanto: come il volapuk, nome di lingua artificiale o universale proposta verso il 1887: così detto dal pseudonimo di chi lo propose.

Esperire: lat. experiri per provare, tentare, esperimentare e quindi compiere, così che si giunga ad esaurire la prova: è voce usata nel linguaggio dogli uffici e dei tribunali. Participio esperito.

Espiare la pena: è notato dal Rigutini come «sfarfallone» giacchè si espia (purga) il delitto e si patisce e soffre la pena. Vero è che queste trasposizioni d’un vocabolo da un senso in un altro sono comuni.

Espletare ed espletato: per compiere, fi-

A. Panzini, Supplemento ai Dizionari italiani. 11