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C’est le parti des stationnaires, et des rétrogrades.
Destroyer: nomo inglese di cui facilmente si scopro il significato: distruggitore. Esso è dato a quelle navi da guerra di recente invenzione il cui scopo precipuo è quello di distruggere le torpediniere. Torretta e ponto corazzato, cannoni a tiro rapidissimo, velocità massima caratterizzano i destroyers. La voce nostra equivalente, usata in marina promiscuamente, è cacciatorpediniera.
Detective: voce inglese, dal latino detegere = scoprire. Dicesi dell’abile ed astuto agente di polizia segreta, il cui ufficio è di seguire o scoprire le tracce d’un delitto.
Detector: scopritore, dal latino de e tegere = scoprire: voce inglese con la quale, nella telegrafia Marconi, si intende quell’apparecchio che serve a scoprire la speciale origine dei telegrammi.
Determinismo: nome nuovo di cosa antica: indica quella filosofia positiva, materialista, fatalista che è contraria al concetto cristiano del libero arbitrio, della grazia, della provvidenza, della redenzione per opera di una forza superiore. Chiunque pone lo spirito in assoluta dipendenza della materia e fa della psicologia una conseguenza della fisiologia, non vede insomma nel pensiero che un effetto del moto cerebrale, è costretto dalla logica ad accettare cotesta dottrina che nega l’influsso della volontà, o, per dir meglio, considera gli atti della volontà come determinati da tutta altra causa che non la volontà in sè. E se questa spiegazione può spiacere ad un determinista, diamone una seconda informata ai principi del determinismo; nè ciò paia scetticismo di me, autore. Il vero è che il mondo e l’uomo, determinismo o divina provvidenza che sia, non muteranno. Ecco intanto la spiegazione: In filosofia si dà il nome di determinismo a quella dottrina che fa dipendere i nostri atti non da una volontà assoluta, come insegna la religione cattolica, ma da mille cause dentro e fuori di noi che li determinano. Con ciò non è detto che la nostra ragione non eserciti alcun influsso sui nostri atti, anzi essa può in date circostanze influire grandemente su la nostra decisione cioè su la conversione in atto delle cause che servono come di base ai nostri ragionamenti e li determinano. Questa dottrina è la logica conseguenza del postulato che l’universo è sottoposto alla legge imprescindibile di causa ed effetto, ed è veramente anormale la cocciutaggine di certi filosofi che vogliono porre le forze intellettuali e vitali dell’uomo fuori dell’influenza universale, e quindi fuori dell’universo. L’universo essendo infinito, non c’è nulla fuori dell’universo, e tutto ciò che ne sappiamo di sicuro essendoci venuto per via naturale indagando la natura, è più logico credere che l’incomprensibile per noi si possa spiegare per via naturale che col tirare in ballo forze sopranaturali di cui non sappiamo niente e che non ci arrecano nessuna maggior luce nella grande incognita dell’universo. Dopo le quali gravi cose, ricordo come la parola determinismo, è tolta, come importazione diretta, dal francese déterminisme, che, nel senso anzi detto, si trova solo ne’ lessici recenti.
Determinista: seguace del Determinismo. V. questa voce. Dal fr. déterministe.
Detestabile: «fr. détestable [da detestare = avere in orrore, in odio] significa in it. abbominevole, che desta orrore; non si dice quindi che delle cose più gravi. — Es. Parricidio, delitto detestabile. Per cattivo, pessimo è uso enfatico, che ha riscontro nell’uso consimile di abbominevole. — Es.: «In questa bettola noi abbiamo bevuto del vino detestabile per del vino pessimo, del vino scellerato, del vinaccio» (Allan, op. cit.).
Détresse: lat. districtio, quasi stretta, cioè bisogno, gran pericolo. Noi per indicare la mancanza di danaro abbiamo, oimè! un’infinità di espressioni, sì proprie come metaforiche, sì letterarie che dialettali, che è inutile ricordare. Il ricorrere anche per questo alla buona lingua sorella è una vera pietà. Es.: «Il lavoro piacque a... che mandò a chiamare l’autore e questi si presentò subito allegrissimo perchè si trovava in un momento di détresse».
Detritus: voce latina da de e tèrere = consumare, usata in quasi tutte le lingue