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caduta. Termine medico che indica un lapido diminuire delle forze, con rallentamento delle funzioni cardiache e cerebrali, con un complesso sintomatico come diminuzione della temperatura, del polso, della respirazione, etc.
Collettivizzazione: fra i neologismi abusivi di mal suono va notata questa voce. Es. «E la lotta politica ed economica di classe sarà fino a tanto che la collettivizzazione dei mezzi di produzione toglierà la bastiglia che mette in antagonismo gli interessi della classe capitalista quelli della classe proletaria.» Nei dizionari francesi trovo collectivisme soltanto per indicare quella teoria sociale che vuole soppressa la proprietà individuale a beneficio della società e dello Stato.
Collier: nome maschile francese, dal latino collum = collo. La gente mondana antepone l’uso della voce francese alla natia parola collana.
Collo: in inglese coil, in francese colis: termine generico, usatissimo in commercio per indicare specialmente le unità di mercanzia: balla, fardello. Voce di Crusca derivata da collo, quasi peso che si regge sul collo.
Collo: voce comunemente usata invece di goletto, colletto, solino. È appunto il francese col = partie de la chemise qui entoure le cou.
Collo torto: bacchettone, ipocrita, così familiarmente detti dal costume che taluno di costoro ha di tener obliqua la testa, quasi per compunzione, nè fissare nel volto. Voce di Crusca con esempio del Boccaccio, Amor. Vis. 14.
Colmo: dicesi per significare il sommo, assurdo od illogico di qualche azione e opinione. Es. il colmo dell’imbecillità, il colmo dell’avarizia. Colmi si chiamano certe freddure o bisticci che erano in uso pe’ giornali qualche tempo fa. Es. il colmo dell’abilità? Invitare uno a pranzo (cioè avvitare).
Colombi (i due): dicesi familiarmente e spesso per celia di coppia amorosa, specie se colta in flagrante. Evidente metafora, tolta dal modo amoroso con cui i colombi si vagheggiano.
Colombi (Marchese): personaggio comico divenuto presso che popolare; ed è creazione di Paolo Ferrari nella sua miglior commedia: La satira e Parini. Nome talora usato per antonomasia. Tolse il Ferrari questo suo tipo, ineffabilmente stupido e bonario, pieno di sciocche argutezze e di melense osservazioni, da due personaggi vivi cui il genio artistico fuse, l’uno il prof. Marchi, direttore del Convitto legale dell’università di Modena e professore di Pandette in quell’Ateneo, l’altro certo Filippo Chelussi, pisano.
Colon: dal greco colon = mutilato, reciso: parte dell’intestino che segue all’intestino detto cieco, insino al retto (ter. anat.).
Colorista: detto di pittore che sente e rende con forza il colore, che eccelle per la potenza della tavolozza, come i Veneziani e i Fiamminghi, è voce buona e di Crusca. Se poi colorista è uguale a coloriste, francese, la colpa è (io credo) della simiglianza delle due favelle.
Colossale: «fr. colossal da colosso = statua d’altezza e grossezza superiore alle forme umane comuni, vale grande come un colosso; onde ha del ciarlatanesco riferito a cose piccole, eccedenti la solita misura, per es. a naso, il quale potrà essere soltanto grande, grosso, maestoso anche, dantescamente, maschio. — Lo stesso va detto di piramidale.» Così il dott. A. Allan nella sua Teorica di francesismi, Milano, Trevisini, 1901. Certo è uno degli infiniti esempi delle voci usate iperbolicamente alla maniera francese. Accettare tale uso non vuol dire negare la verità e la giustezza della osservazione del purista.
Colpo di fuoco: fr. coup de feu: arsione delle lamiere delle caldaie quando manca l’acqua: voce de’ meccanici.
Colpo di Stato: è il franc. coup d’État, ma chi potrebbe respingere questo gallicismo? Colpo di Stato è nome nuovo di cosa antichissima, indica cioè il passaggio violento e per sorpresa dalla forma popolare alla forma oligarchica od autocratica: al quale spediente, ad es., ricorsero il primo il terzo Napoleone. Farsi signore è il modo nostro, ovvero pigliarsi la signoria, farsi tiranno, ma sono lo-