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x | Alfredo Panzini |
con cui si pensa e si giudica. Certe sono le tre cose seguenti: prima, che queste voci sono dell’uso (buono o cattivo non è ora il caso di vedere); seconda, nei dizionari comunemente mancano; terza, la loro spiegazione è desiderata e questa spiegazione non è facile anche per la persona istruita: giacchè se il «giovin signore» non ha bisogno di chi gli spieghi ad esempio il vocabolo steeple-chase, il fisiologo involuzione, la crestaia aigrette, il medico toracentesi, il geografo Thalweg, il geologo trias, il cuoco suprême di pollo, il filosofo agnosticismo, il giornalista leader, l’avvocato preterintenzionalità, il fisico radioattività, l’archeologo terramara, l’economista plus valore etc. etc., la cosa probabilmente non sarà più la stessa se ci proviamo a spostare questi termini. Vero è che per quanto s’attiene alla parte filologica e storica delle parole, la spiegazione potrebbe essere desiderata anche da quelli che sono versati nella disciplina di cui il vocabolo è proprio; perchè, a voler dire tutta la verità, le persone tecniche e gli scienziati — almeno da noi — questa parte poco curano e la curiosità e il piacere di conoscere il valore del vocabolo secondo grammatica, lasciano a quelli che fanno professione di lettere e di grammatica.
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Dunque da prima io poco capivo di queste nuove parole, e solamente ricorrendo ad opere speciali e rare, specie straniere, riuscivo a scoprirne qualcosa. Quanto alle parole tecniche e scientifiche, spesso la spiegazione era tale che solo il tecnico e lo scienziato avrebbero potuto bene intendere, non il profano. Spesso, poi, si trattava di voci nuove peregrine, vaganti nell’uso, ma non fissate in alcun dizionario speciale.
Adunque se questa difficoltà dell’intendere parole di cose moderne occorreva a me che negli studi filologici avevo alcun sussidio, in maggiore grado doveva accadere al gran publico, il quale non ha il tempo nè «il buon tempo» — come dicono a Milano — di fare ricerche in opere rare o strologare su di una parola, e tuttavia può desiderare di sapere.
Un libro, dunque, che raccogliesse queste parole e questi modi e poi ne desse spiegazione, non potrebbe riuscire nuovo, utile, anzi necessario?
Così è nato questo libro.
Dunque, chiederà il lettore, qui, oltre al resto, si contengono tutte