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di Alfredo Panzini 49

spendesse con un lungo discorso. Intravedo un lieve moto delle spalle. Dice soltanto: — Sì, Missiroli, un bravo ragazzo! pieno d’ingegno! Ma se ne dicono tante oggi!

— E adesso?

Risponde: — Io non ho perso ancora la speranza di fare alle fucilate...

— Contro chi?

— Contro l’Austria.

La sua voce è piana, ma mi pare là, nell’ombra della poltrona, che il suo nobile corpo abbia un frèmito.

— Ma è una pazzia. Serra!

— Ma no, una pazzia! — risponde con calma.

Siamo usciti. Ho accompagnato Serra a piedi per il sentiero delle alte marruche finchè giungemmo alla strada maestra. La luna nuova continuava, col suo biancore, il dolce crepuscolo.

Riandiamo le fasi della battaglia tanto per dire qualcosa, per spiegare ciò che è inesplicabile. I belgi si sono chiusi in Anversa, e avran detto: Noi abbiamo fatto anche troppo! Seppure non hanno accolto segrete proposte. I russi, probabilmente, fanno la guerra per onore di firma. E poi, Russia ed Inghilterra che hanno a temere? Danno il colpo. Se il colpo va male, si ritirano in casa. Chi li va a pigliare? Sull’incudine rimane la Francia. E, dopo la Francia...., noi!