Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
418 | Diario sentimentale |
E apparve una testa chiomata alla maniera teppista e poi tutta l’alta figura di uno spavaldo giovane, in maniche di camicia, con un piattello in mano.
— A quello là, — disse la donna, accennando.
Ma appena il giovane si fu voltato verso quello là, quasi gli cascò il piatto.
— Uh, chi si vede! Il signor maggiore! E come siete qui lei?
— Io veramente non ho il piacere... — rispose confusetto il signor maggiore.
— Mi guardi bene in faccia e si ricorderà. Settimo reggimento, quarta compagnia.
Il signor maggiore allibì un poco. Quella brutta faccia, anzi quella bella faccia, sì, gli pareva di riconoscerla: uno dei più riottosi soldati del reggimento, a cui più volte aveva detto: «sta attento neh, camorrista, se no finisci con quattro pallòttole nella schiena.
— Lei fa il cuoco, adesso?
— Mo’ vi racconto tutta la storia, signor maggiore.
Depone lì il piatto, si siede accanto, e strizzando l’occhio:
— Quella è moglièrama.
Il signor maggiore guardò di nuovo la donna,