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406 Diario sentimentale

mattino. Quando è sopraggiunta Gemma Ferruggia. Viene da Udine: freme, piange, racconta: «Non nominare Cadorna! Barzini ecc.! Non nominare! Cadorna nel ’16, quando avvenne la invasione del Trentino, era a messa; ora era a compieta. I soldati, gettate le armi, cinici, dicevano: «Vedete non avere risposto al papa? Il terzo inverno non più in trincee!» C’est Sédan, dicevano i francesi.

— Esagerati! — disse l’onorevole Ferraris — Si calmi, si calmi, signora. — E calmò la signora Ferruggia, un po’ esagerata anche lei.

— Come è avvenuto il fatto?

— Loro sono entrati, gli altri sono fuggiti!

***

La notte non ho potuto dormire. La gente mangiava, fuori, fettuccine, allodole, fra le caraffe di vino luccicante.

Finalmente è sorto il sole: aliusque et idem. Mi fisso sui cartelloni, Cines, Cinèma, Lyda Borelli, super-diva Francesca Bertini, Castagna, Ivan il terribile, Sciosciamocca, dramma sensazionale. È spaventoso: questo popolo sente il dramma falso delle film e non sente quello vivo.