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404 Diario sentimentale


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Ricordi di Caporetto.

Il sole sorge su Roma. Le donne strillano il Messaggero. Il monumento a Vittorio Emanuele è un’immensa cosa bianca, una pagina bianca. Cosa vi scrive la storia? La gente passa e non vede. Ier sera, festa: un’angòscia atroce mi ha fatto uscire dalla trattoria: la gente mangiava fettuccine, zuppa di lenti, allòdole. Mi sono spinto sino a S. Pietro. Buio! La àbita colui che è signore spirituale del mondo; l’ultima grande autorità rimasta. Ma lui ci crede, o non ci crede?

Domenica, 3 novembre, giorno dalle notizie tragiche da Caporetto. Alle ore cinque, non c’era più un posto libero al teatro Valle per sentire Dina Galli recitare il Pollaio. Nei giornali, accanto alle strazianti notizie della guerra, colonne e colonne di réclame dedicate alla super-diva Lyda Borelli: alle film sensazionali, Ivan il Terribile, alla Maschera dai denti bianchi (ma se tutto il Carso è un biancheggiare di teschi dai denti bianchi?) Cartelloni e cartelloni immensi, più che a Milano, per gli istrioni in frac, per le mime in posa, estàtiche o eròtiche.

La lirica oratòria ed asiàtica dei manifesti