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Ma comunque la civiltà europea rimàrgini le sue ferite, la rivoluzione russa mi persiste nella mente come il fatto più saliente nato dalla guerra.

Certamente i cavalli e gli àsini non posseggono istrumenti sismici; però awèrtono il terremoto molte ore prima degli scienziati.

Così accadde a me.

Neirinverno del 1917, quando tutti, a Milano, andàvano pazzi per le danze mimo-plàstiche dei russi e delle russe, io dicevo : «Ecco, appare la danza dei morti».

Quando scoppiò la prima rivoluzione russa, nel marzo del 1917, fu tra la borghesia e la democrazia uno scoppio di esultanza. Dicevano: «Continuate ora, cari russi, a fare la guerra con piu entusiasmo di prima! Siete, ora, sotto il vessillo della Libertà».

Essi continuàrono per un po 9 e poi si fermàrono. Che cosa era successo? Quello che dice Orazio del vasaio. L 9 Intesa si pensò di fare un’anfora, aiutando la rivoluzione russa. Invece fu un orcio.

Amphora coepit institui , cur urceùs exit?

Ciò non sarà mai ripetuto abbastanza.

Era apparso Lenin! E questo fu il gioco della Germania. A Brest Litowski, quando i grandi generali germànici imposero la pàce ai bolsceviki.