Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/384

378 Diario sentimentale


— Quale magnìfico esempio dà l’Italia al mondo! — disse la signora.

— Quale, signora?

— Noi facciamo la guerra, e conserviamo tutte le nostre libertà statutarie! Siamo umani e pietosi verso i prigionieri. Non abbiamo odio verso il nemico.

E il marito della signora aggiunse, rivolto a me.

— Questa è la nostra gloria!

E la signora posò il gelato, si levò, e ha baciato con entusiasmo suo marito.

— Ma in tale caso, signora, — dissi — era inutile fare questo gran gelato di crema rossa!

La poetessa X***, ròrida sempre della sua pietà per tutto il genere maschile, femminile, senile, infantile, ha esclamato verso di me facendo nìffolo delle labbra:

— Chi la crederebbe così cattivo?

***

È morto Guido Gozzano, il poeta giovane dell’ultimo romanticismo estetico. Era ètico: e la sua poesia fu dolcemente, amaramente ètica.

Donne dal bel pallore lascivo, coi fondi, àridi, immobili occhi, in adornamenti di suprema eleganza, lo circondano in vita ed in morte.