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di Alfredo Panzini | 375 |
«Addio, mio buon professore.»
Pareva andasse ad una festa.
Morto? Non oso interrogare.
Il padre parla tranquillo con la sua voce vèneta, il sigaro diritto e gli occhi rossi. Ha una fede assoluta nella vittoria.
— Chi vincerà? la Germania?
— Mai più.
— Noi?
— Sì e no.
— Allora chi?
Sta un po’ come guardassse l’avvenire, poi dice:
— La Russia.
— Il rullo compressore? Ma se non agiva più nemmeno l’anno scorso quando noi entrammo in guerra!
— Vedrà, vedrà che rullo compressore! E come agirà! Ciao!
Che intende dire quell’uomo? Sembra pazzo!
***
27 Giugno, 1916. Milano.
Il miràcolo inatteso: il Bollettino Cadorna di ieri dice: «Gli austriaci incalzati si ritìrano: Gallio, Monte Cèngio, riconquistati.» Pare un sogno!