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364 Diario sentimentale

noni ed alle mitragliatrici; ma alla chìmica, e sarà essenzialmente silenziosa. Un vero superamento, come dice il mio amico, filosofo hegeliano.

Ma perchè voi — mi dice il mio amico filosofo hegeliano — vi occupate di questi fatti contingenti? Occupàtevi d’arte sub specie aeternitatis.

Caro filòsofo, se in casa ho un ammalato, non posso occuparmi d’arte! Sub spècie aeternitatis? Le cose sotto specie di eternità sono tutte morte!

Vero tuttavia è questo: che questa guerra — la quale a noi pare nuova — non è che un atto del millenario dramma fra germani e franchi.

***

12 Marzo, 1916.

Fino ad oggi la Frància resiste, a Verdun. I Francesi sono pàllidi d’un superbo sorriso.

Dicono che si vede Giovanna D’Arco, cavalcante fantasma: dicono 10.000 morti tedeschi al giorno.

Dicono che i tedeschi vanno all’assalto, in massa, sotto l’azione dell’ètere?

Non siamo tutti noi sotto l’azione dell’ètere?