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di Alfredo Panzini 361

gaudente come ora, ma avevano il buon gusto di non fame la pubblicità sui giornali.

Guerra e libertà di stampa sarèbbero incompatibili. Per fortuna, i più degli uòmini lèggono e non stanno lì tanto a pensare.

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18 Febbraio, 1916.

Un deputato tedesco assicura che noi non abbiamo ancora provato il furor teutònicus. Hanno un vago modo di esprimersi questi tedeschi: non riescono mai ad incùtere terrore intero senza un po’ di ridìcolo. Pare dicano: «Del convivio che noi vi prepariamo, non avete ancora gustato il piatto forte!»

Guài se non si accetterà la pace che essi offrono; guai se dovrà avvenire un princìpio di affamamento dalla Germania! Allora assaporeremo il furor teutònicus.

Chi sarà allora salvo in Italia? In Italia non si salveranno che il direttore dell’Avanti! il filosofo Croce, e il Papa.

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Uno studente del Politècnico aspira ad essere uomo-aquila (aviatore). Mi descrive la sua vita di futuro bombardatore