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306 | Diario sentimentale |
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1 Settembre, 1915, Bellaria.
Il Kaiser scrive al Senusso, e comìncia così: Lode all’altissimo Iddio, Guglielmo imperatore, figlio di Carlomagno, inviato da Allah a protettore dell’Islam, all’illustrissimo capo dei Senussi.
Leggo l’editto di Ròtari, re longobardo. Pare ricalcato su la lettera del Kaiser. I socialisti, per far fiorire le loro ideologie, non tèngono conto della disuguaglianza delle razze umane. Forza invincìbile!
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Nella cucina rùstica, la vècchia massaia grinzuta come una strega, stritola sul tagliere alcunchè di nero. È fava bruciata.
— Per che fare?
— Per la scrofa.
— Per la scrofa?
— La ’n vo andè.
— Non vuole andare? È un purgante la fava?
La malizia sorride dalle vive vecchie pupille: — Non capisce?
— Ah, ho capito. La scrofa non vuole, e voi la eccitate con codesto ad andare in calore.
— Bravo!