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24 | Diario sentimentale |
Guardo. È un esile adolescente, un fanciullo addirittura.
L’adolescente sorride: nulla dice.
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Mi salutano poi tranquillamente: — Buon ciorno, signor professore!
Rabbrividii. Forse, buona eterna notte! Domani, a questi giovani teutonici sarà messo in mano un fucile; andranno ad uccidere un francese, un russo.... Perchè?
Eppure in tanti inverni, in questa scuola del Filologico di Milano, i giovani francesi, russi, teutonici, inglesi, turchi, anche, si trattarono con la più squisita cortesia. Domani si piglieranno a fucilate.
Che brutta ora segna il cucù dell’orologio della Selva Nera!
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Miei cari giovani tedeschi, permettete che vi dica una parola, con sincerità: nessuno più di me ha ammirato le vostre invidiabili qualità; e spesso ho pensato che una nazione la quale lancia tali giovani per il mondo, si merita un bel posto al sole! Quante volte vi ho proposto alla sentimen-