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di Alfredo Panzini 277

ne, da mihi nescire! Per mia ventura, nulla io comprendo di questi libri.

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22 Luglio 1915, Bellaria.

Pomeriggio. Due torpediniere filano presso la riva: pennacchi turbinosi di fumo. Il mare, prima calmo, ora batte onde forti. Quali onde? Le onde delle torpediniere?

Morti, morti! Rigùrgita alla riva la guerra, ad ondate, dove passa col suo turbine nero.

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24 Luglio 1915, Bellaria.

È morto Renato Serra sul Podgora, il colle che sbarra Gorizia. Una palla in fronte: la fronte infranta! Era una nobile e bianca fronte. Dunque può un proiettile distruggere la più pura coscienza che si annida dietro una fronte? Dunque tutto ora in umbra?

L’anno scorso egli era qui, su questa terrazza, a questa mensa, quasi riguardoso, e beveva acqua. All’annunzio della sua morte, io sono fuggito lungo la riva del mare. Ma egli era pure qui! su