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di Alfredo Panzini | 273 |
Arrigo Heine li vede e grida: «Ah, voi non siete Philisters, voi non siete materialisti, voi siete veramente romantici!»
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19 Giugno 1915, Bellaria.
Papini nel Resto del Carlino sotto il titolo: «Si può dire?» dice una cosa, la quale è vera, e anche non vera. Le guerre del Risorgimento costarono poca effusione di sangue (Calatafimi, morti 53; Custoza del 1866, morti 673; San Martino, morti 663; difesa di Venezia, morti 310, di Roma morti 651; battaglia del Volturno, primo ottobre 1860, morti 147, totale, dal ’48 al ’70, morti circa 7000 italiani. Si escludono Magenta e Solferino, le due maggiori battaglie che determinarono lo sgombro della Lombardia da parte dell’Austria, perchè sono due vittorie ottenute con sangue francese. E ciò è vero, come è vero che alla Francia importava pochissimo la formazione di uno Stato italiano, anzi importava la non formazione.
A parte la esattezza di queste cifre, il ragionamento del Papini conclude a questo: primo: che il totale di circa 7000 morti nelle guerre del Risorgimento, oggi avrebbero appena l’onore di