Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/213


di Alfredo Panzini 207


che sono tutti richiamati, cioè socialisti in prevalenza. Ben felici, quindi, di far fuoco sui dimostranti italiani, anche senz’ordine degli ufficiali.

Il socialismo avrebbe così il suo esercito con la buffetteria nuova, regalata dal Governo.

Grave, sintomatica notizia leggo nel Carlino: un bersagliere ha gridato: morte all’Italia! un fantaccino ha sputato su la bandiera. Le grida di Viva l’Austria, sono qualcosa di più che un fenomeno sporadico.

Un po’ per volta è tutta un’insurrezione di grida, di scritte contro Giolitti: traditore, tradimento! La grossolanità di questo signore certo è notevole. Ha trattato l’Italia come una lega socialista emiliana, contrattando la pace.

Il principe di Bülow può ad ogni modo dire: Sehr gut!

Ha affidato l’Italia al suo storico elemento: il tumulto. I preti gioiscono in silenzio.

***

Più atroce il discorso col nobile giovane signor X***

Abbiamo fumato una scatola di sigarette: cioè lui me le offriva con grazia, come a lenimento delle sue parole corrosive. Dunque: «Francia finita, Inghilterra, sempre perfida Albione, soldati