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di Alfredo Panzini 191


siamo noi che crediamo, che ripetiamo: «la scienza è benefica!»

La scienza non è nè benefica, nè malefica: ci porge con la stessa indifferenza il siluro che affonda e il siero anti-difterico.

I russi battuti ancora! Fra poco udremo la riconquista di Przemyal. Chi ne capisce niente dei russi? Mi ricordo di aver letto1 che anche Cavour diceva che i russi sono un volubile enigma.

***

9 Maggio 1915.

Un mio scolaro, rumeno, al Politecnico, è partito. Allora anche la Rumenia mobilita. Sono rimasti un russo ebreo, e un bulgaro. Il bulgaro è un giovanottone sveglio, bonario, massiccio. Mi assicura che tutti i bulgari sono costruiti come lui. — L’ottanta per cento — dice — sono contadini, o vogliono la Macedonia, se non tutta, una parte.

Mi ha diviso la Macedonia in tante parti, con un’esosità di vero contadino. Quelle fette di Macedonia sono come una proprietà personale di ogni bulgaro.

A me pare una cosa molto utile avere dalla parte nostra un esercito di giovinottoni come quel

  1. Chiaia. vol. IV. Lettere del conte di Cavour