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188 Diario sentimentale

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Giorno tetro, orribile! I russi sono battuti, la Germania ci oltraggia con un linguaggio, di cui lei sola sa lo stile. Ho ancora nelle orecchie il colloquio con il colonnello medico X... su le orribili ferite nelle guerre moderne (a proposito delle mie corazze).

Renato mi manda il suo ritratto e una lettera. Che lettera triste con presentimento di morte! Scrive:

«Non ne avevo mai regalati nè a uomini, nè a donne per quanto mi ricordi. E anche adesso mi trovo un po’ imbarazzato e quasi ridìcolo a spedirne qualcuno. D’altronde non lo faccio per tenerezza di me stesso....»

Ho guardato a lungo il suo silenzioso imberbe profilo forte. Come qualcosa di sigillato! Così sono rimasto a lungo a guardare. Poi venne l’idea della morte che tutto sigilla.

Un’altra imagine frattanto era sorta. £ si concretava, e io la respingevo.

Deposi con non so quale devozione quella cartolina che portava il profilo di Renato. Quell’altra imagine si impose alla mia volontà: un altro profilo, imberbe e forte.

Allora non ne potei più e mi levai. Dove l’ho messo? Ho cercato: ho trovato. Era il ritratto-car-