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172 | Diario sentimentale |
E il codicetto cadeva dalle mani dell’uomo della legge.
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Uno scrittore del Corriere dice dei tedeschi:
Non barbari, ma filosofi. Cioè «logici sino all’estremo».
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Milano, 2 maggio 1915.
Incontro il signor Guido Treves: mi prega di andare a Quarto e di fare in fretta un articolo squillo di guerra, per la inaugurazione del monumento a Quarto. Viene d’Annunzio di Francia, viene il re. Sarà la dichiarazione di guerra. Il ministro lascierà al poeta libertà di parola.
Ringrazio ma non mi sento adatto a fare articoli «squilli di guerra».
— Si rivolga al poeta Y*** che è specialista in isquilli.
— Lo so, lei non ha fede...
Rimango sorpreso da queste parole: forse Guido Treves ha detto una verità.