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120 Diario sentimentale


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Davanti al notaio. Si sta per sottoscrivere un mutuo. I fogli di carta bollata sono stesi: il mutuante già tiene nella mano tremebonda il pacco dei biglietti da mille da consegnare al mutuatario. Non rimane che leggere e firmare. Il notaio legge: «daremo ipoteca su la casa, ecc.; nuova, ecc.; che rende tanto, ecc.».

Ad un certo punto il mutuante, che stava pensieroso, crolla la testa, interrompe.

«Non eravamo d’accordo così?» domanda il notaio.

«Sì, ieri sì! Ma lei mi aveva promessa una garanzia sicura. E questa casa, nel Veneto, se viene la guerra, se vengono gli austriaci, col metodo che hanno oggi di fare la guerra... Che cosa mi resta della mia ipoteca?»

Il notaio rimane colpito. I libri della legge, tutt’intorno alle pareti, rimangono colpiti. Il notaio finisce col dire: «Lei ha ragione!»

I libri della legge, come il sòlito, nei casi molto gravi, non dicono proprio niente.

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In un ristorante. Ricchi mercanti, uomini di affari, siedono ad un tavolo. Hanno mangiato bene. Sono tranquilli. Molto oro, oro, oro, è entrato in