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di Alfredo Panzini | 119 |
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Guardo a lungo la sua fotografia di guerra. Ha un non so che di torvo, di amaro, di triste. Mi ricordo che sorrideva sempre.
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Milano, 31 gennaio 1915.
Discorsi che si fanno. Prèstito di un miliardo al 4 e mezzo per cento realizzabile dopo venticinque anni. Prezzo di emissione, L.97.
Un povero vecchio travet porta le sue 97 lire alla Banca per sottoscrivere al prèstito. Però, prima, consulta il suo principale, uomo d’affari: «Faccio bene o faccio male?»
Il principale domanda: «Sa lei quando quel denaro le sarà rimborsato?»
«Fra venticinque anni».
«E fra venticinque anni crede lei d’essere ancora al mondo? No! E allora quel denaro non lo vedrà più».
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Un dovizioso borghese non ha sottoscritto nulla del prestito. È evidente! «Sono nelle industrie: il danaro mi rende il sei, il sette per cento. Posso darlo al quattro e mezzo per cento? Non è un buon affare; almeno così mi dice la mia ragione».