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118 Diario sentimentale

teres vernichten lässt. Unsere Feinde haben gesagt, das wir das vorzüglichst eingerichtete rote Kreuz haben und Sie nennen uns in einem ettem Barbaren. Paradox oder Niedertracht! In Deutschland gibt es nur ein gewaltiger Willen zum Sieg. Volksstimmung ist nicth einen Augenblick wankend gewesen in der festen Zuversicht zum guten Ausgang dieses schrecklichen Krieges.1

Come si è trovata da che ebbi l’onore di vederla? Si rammenti qualche volta di me e saluti sua moglie e bimba da parte mia. Mi ricordo bene alla sua fanciulla. Una volta Lei disse per ella: Guarda! che è un gigante. E quello gigante sono stato io.

Nella speranza che ella sia bene ho l’onore di protestarmi

KURT CEIBEL


Molti degli suoi scolari sono già caduti.

  1. Sì, signor Panzini, io so che 1ei ha ammirato sempre lo zelo e l’amabilità dei tedeschi e lei non crederà ciò che i nostri nemici dicono di noi.

    È tutto una sola grande menzogna quanto da Parigi, da Londra e da Pietroburgo viene scritto sa di noi.

    Ella non si è mai sbagliato nel giudicare la nazione tedesca.

    I nostri soldati, senza esagerazioni, sono i più valorosi del mondo: ho sempre potuto osservare questo fatto: come tigri colpite, essi si son gittati nella battaglia dopo antecedenti sconfitte e strapazzi, incuranti della loro fame e della loro stanchezza.

    Essi hanno dimenticato e padre e madre e moglie e bambini per proteggere la nobile e sacra Germania.

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    Che bello! Che bello! Ma “Caesar„ vuol dire in questo caso “Imperator„, l’Imperatore Guglielmo II.

    Signor professore, crede lei che noi siamo barbari, oome dicono quelli dell’occidente e quelli al di là del canale 7

    Se lei va nel nostro paese, trova grandi città che tuttavia sono pulite, troverà uomini amichevoli e di cuore i quali coltivano la coltura, l’arte e la scienza.

    No, signor Panzini, questi non sono barbari: questo è un popolo elevatissimo per coltura, che non si lascia, così senz’altro, distruggere.

    I nostri nemici hanno detto che noi abbiamo la “Croce Rossa „ meglio organizzata e nello stesso tempo ci chiamano barbari.

    Paradosso o sconfitta!

    In Germania c’è una sola potente volontà che guida alla vittoria. Il morale del popolo non vacillò mai un attimo nella sicura fiducia del buon fine di questa terribile guerra.