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di Alfredo Panzini | 101 |
in Oriente, è, infine, caduta sotto l’assalto dei Giapponesi.
I giornali tedeschi sono pieni di parole terribili. «Onta a te, o Inghilterra, che hai spinto il Giappone contro la Germania, e guai a te, o Giappone!»
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Oh, come sono furenti i tedeschi contro l’Inghilterra e contro quelli che scrivono poco bene della Germania! E, viceversa, come sono riconoscenti, gentili verso quelli che si mostrano appena un po’ benevoli verso di loro! Bisogna leggere gli opuscoli, scritti in italiano, con cui i germani inondano il nostro mondo commerciale ed universitario!
Trovo scritto così:
«C’è più filosofia in un mortaio tedesco che in un libro di filosofia..., non in tedesco».
Questo è troppo! Ma non lo ha detto un tedesco, bensì un intellettuale italiano; ed uno dei più autorevoli.
Hans Barth è un tedesco, amico d’Italia. Risiede in Roma; è corrispondente del Berliner Tageblatt; ha scritto un dionisiaco libro bizzarro su le osterie d’Italia, al quale libro il d’Annunzio premise una delle sue prose più eleganti.