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Mosse per levare il fazzoletto di tasca ad asciugarsi il sudore gelido.
— Oh, Taliedo, cosa avete lì?
— Dove lì?
— In vostra tasca.
Taliedo non ebbe il tempo di guardare che cosa avesse in tasca, che la dama con l’altra sua mano rapace gli aveva estratto, per la testolina sporgente, una piccola bambola.
Essa, la pupa, non era scostumatamente in camicia, come sogliono essere le pupe che si espongono e si fanno comperare nei negozi; ma era rigorosamente e virtuosamente vestita come le Laure, le Isotte antiche.
Aveva le calze, le scarpe, le doppie sottane con la cintura, un giubboncino: tutto in regola.
Era la pupa di Irma che Taliedo si era messa in tasca quando aveva elevata la sua mimma al terzo piano.
Si era dimenticato di renderla alla mimma: gli era rimasta in tasca.
— Oh, a little doll! — fece la dama accostandola molto da vicino ai suoi grandi occhi miopi.
— Date qui — disse Taliedo di scatto — è un piccolo regalo, un piccolo modello...
— Oh no! — disse la dama come non rispondendo a lui, — oh no!
— Molto pretty, very pretty — diceva intanto lei, gravemente.
— Già, molto pretty. Piccolo modello artistico.