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Io ripetei imperterrito la domanda.

— Ma certamente — rispose. — Il sabato è d’uso, in casa, fare la busecca: a papà piace tanto. Perchè?

Vedi, amico, allora l’idea di sposare una donna che mangiava la busecca, mi incuteva un senso di orrore!

*

*  *

Poi non ricordo più nulla.

La rividi attraversare ancora i giardini. Aveva la testa abbassata, come se una ferita la avesse offesa nel petto.

Le sue finestre non si aprirono più.

La grande Arte non mi aprì nemmeno l’anticamera del suo palazzo; e l’Arte del tanto per cento mi scacciò a calci nel sedere.

Ma nelle trattorie di infimo ordine sono felice oggi quando mi annunciano che c’è una busecca con cui riscaldarmi e sfamarmi con poco prezzo. Allora penso: Cretino, che ti era capitata una donna col cervello sano e forte, col cervello di ragioniera, che avrebbe pensato anche per te... E tu...! Via, via, amico, pagami l’assenzio.