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Poi sospirando aggiunse:
— Tutto il mio mondo è qui, in questi quattordici chili di carne! Qui stanno tutte le leggi della vita, per me!
Era sera oramai.
Mise alla Pina la berretta di lana e la mantellina.
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Altre coppie intanto dall’amore «sportivo» cominciavano ad occupare rumorosamente qua e là i tavoli. Col nascere delle tenebre cominciava la giornata gaia del piacere per gli amanti più saggi.
Per lui si chiudeva.
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Ricondusse la Pina all’albergo, voltò la chiave della luce elettrica, e la bella stanza si illuminò di bianchezza con gran piacere della Pina.
Il signor Aurelio le tolse poi le vestine, e la mise sotto le coltri; dicendole che stesse buona e dormisse.
Ella dormiva. E lui guardava con occhi di infinita domanda quella strana imagine che era sopra il letto: Maria Vergine, vestita di azzurro, con gli occhi in su, sopra un arco di stelle!
— Quella lì — mormorò il signor Aurelio — è destinata a correggere i tremendi decreti di Dio o della Natura. Ma che ne sai tu, povera imagine?