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— Ebbene?
— Niente di grave, caro Giraldi; vizio organico nessuno: si tratta di difetti funzionali dovuti a forme isteriche, tipiche, ma di cui io ne so quanto te. Bada però che il non sapere o il non trovare noi, così detti scienziati, la causa del male, non vuol dire esclusione del male: il male esiste, ricordatene!
— Allora i più grandi oratori — disse il signor Giraldi — devono essere stati tutti degli isterici perchè l’eloquenza di mia moglie è senza limiti.
— Lascia le facezie: anzi abolisci assolutamente con tua moglie ogni genere di facezia, di ironia, sopra tutto abolisci il silenzio; parlale molto, molto, di molte cose buone ed allegre. È donna, cioè un essere meravigliosamente fine e complesso, che noi altri uomini, occupati negli studi o negli affari, giudichiamo spesso con una semplicità di criteri che ci fa veramente torto. Tienti a mente questa cosa, caro Giraldi: tu essendo freddo, sgarbato con tua moglie, commetti il delitto medesimo che molti commettono essendo crudeli verso i bambini, così detti cattivi. Sono bambini infermi! E non dimenticarti anche questo: la donna è un’infante di cui possiamo avere bisogno supremo. Il nostro orgoglio maschile ci nasconde questa verità. Ma se tale sventura dovesse avvenire, tu baceresti piangendo quella mano che ora allontani da te.