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di provincia? Perchè i due solitari che le adornano gli orecchi sono calcolati a lire diecimila l’uno?

Il cav. Ballesio mi disse piano:

— Senti: ho sonno, e poi mi annoio. Sono stanco di Vedova allegra. Vieni con me a prendere un altro caffè? Permetti, cara? — chiese alla signora.

— Sì, caro.

E ci allontanammo.

— Questa sera tua moglie è, come dire?, superlativa, — dissi versando il caffè all’amico.

— Questa sera? Puoi dire «sempre», mia moglie, la Trebbiatrice,

— Perchè la chiami così?

— È un vezzeggiativo. Non hai mai visto le trebbiatrici? Ingoiano tutto. Così mia moglie, in fine d’anno, ha il coraggio di trebbiare dalle venti alle trentamila lire per le sue spese personali. A Parigi, a New York sarebbe un’inezia; ma qui in provincia, bada che ci vuol del genio per trebbiare trentamila lire l’anno! Mia moglie è straordinaria! Ma come fai ad ingoiare tanti biglietti da mille? le domando. È un suo segreto! Capisci tu? Ma sta sicuro che li ingoia.

L’immortale Ballesio, quando ha mangiato e bevuto bene — quella sera egli aveva onorato il colonnello con un magnifico desinare — non si riconosce più: non è più la solita mutria: parla, ha dello spirito. Capace poi, domani, di negare