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egli nella giusta indignazione destata dal processo contro suor Maria Renata non dubitò pubblicare le sue Glosse alla orazione tenuta dal p. Giorgio Gaar avanti il rogo, che bruciòi resti mortali di quella povera monaca.1 Questo gesuita si scagliò contro il critico di Rovereto, “ persona ignota in Germania, che animato non si sa da quale spirito aveva fatta una critica zoppa alla sua predica, ed aveva vituperato e quella e tutti i tribunali d’Europa. „ — A costui rispose per le rime un altro roveretano, scolare del Tartarotti, il sac. prof. Giovanni Battista Graser,2 che divideva le convinzioni del proprio maestro. Tale polemica attirò l’attenzione della Allemagna, essendo stato tradotto lo scritto del Graser in tedesco, e di qui fu che questi, pare per invito venutogli dal governo del Tirolo, pubblicò un’altra memoria nella quale combatte di nuovo la condannata superstizione.3

Sino qui però la lotta stette tra' confini di una discussione accademica, e non ne usci, che quando il p. Benedetto Bonelli, persona d’altronde assai benemerita della storia trentina, prese le parti de’ persecutori delle streghe. — Questi, che altra volta aveva messo in dubbio la stregheria, colle sue “ Animavversioni critiche sopra il notturno congresso delle lamie „ (Venezia 1751), intempestivamente e con modi sgarbati si eresse ad avversario del Tartarotti, sostenendo con vasto arsenale di dottrina, ma con poco criterio , le moribonde teoriche. Non vi rispose direttamente il dotto ma bollente roveretano; però nella sua “ Apologia del notturno congresso delle Lamie, ossia rispo-


  1. Ragionamento del p. Giorgio Gaar d. o. d. G. fatto avanti al rogo di Maria Renata .... .. con alcune annotazioni mitiche. — Verona (s. a., ma del 1749).
  2. Ioh. Bapt Graserii..... propugnatio adnotationum in sermone de Maria Renata, adversus responsa p. G. Gaar „ (Venezia 1751). — Il Graser di Rovereto (1718-1786) fu professore di retorica nel ginnasio della sua patria, poi di morale edi storia presso l’Università d’Innsbruck. Era stato scolare del Tartarotti del quale scrisse una biografia, che non so se sia stata pubblicata.
  3. “ Ioh. Bapt. Graserii, roboretani, epistola ad ill.mum virum Carolum Antonium baronem de Buffa. „ — Venezia 1756.