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contro le streghe | 77 |
libera, il Consiglio dei X e la Giunta ordinarono “ che — non ostante le sentenze pronunziate dall’offitio della Inquisitione — dal vescovo di Limino con due dottori deputati dalli Rettori, fossero rifatti li processi e portati a Brescia e giudicati coll’intervento delli Rettori medesimi. „1 — Qualche cosa di simile avvenne anche nei processi pure di Valcamonica del 1518 (cominciati veramente nel ’17) dove “ scoprissi grande numero di incantatori, e per poca diligenza delli Rettori di Brescia il giudizio fu lasciato all’arbitrio degli ecclesiastici. Da ciò nacquero cosi esorbitanti estorsioni e querele degli oppressi, che l’eccellentissimo Consiglio dei X fu costretto ad annullare tutte le cose fatte, e far venire a Venezia li Vicari dei vescovi ed inquisitori, ed oprar, che da altri giudici con l’ assistenza delli Rettori le cause fossero rivedute. E con tutto ciò con difficoltà fu quietato quel popolo che non si movesse a sedizione. „2 questo processo dovettero però lasciare vita e sostanze da '70 vittime,3 e certamente il cenno lasciatoci da fra Paolo non pecca di esagerazioni circa le “ esorbitanti estorsioni, „ se il Consiglio dei X fu costretto a prendere la deliberazione del 21 marzo 1521 che nelle parti priucipali suona:4 chiamato il Legato gli sarà dichiarato quanto importi, che questa faccenda dei processi contro le streghe sia trattata e terminata “ con maturità et giustizia rita et recte et per ministri, che manchino d’ogni sospitione, per il che devono essere deputati alla inquisizione uno o due vescovi assieme ad un inquisitore “ i quali tutti siano di dottrina, bontà et integrità prestanti, ac omni exceptionis maioris (sic), acciò non s’incorri nelli errori, vien detto essere
- ↑ Sarpi, discorso citato.
- ↑ Id. ibid.
- ↑ Cantù, Eretici d’Italia, III. 143. Odorici 1. c. dà particolareggiata notizia di questo importante processo.
- ↑ Romanin, Storia documentata di Venezia „ vol.V pag. 546. Sospetto, che questa deliberazione sia stata provocata anche dalla Bolla dei 15 febbraio 1521. “ Honestis poenitentium votis „ di Leone X ai vescovi ed agli inquisitori della Venezia. — Ma ad onta delle severe parole del Papa, i veneziani non abbandonarono la Via loro tracciata dalla giustizia, dalla umanità e dalla tradizionale prudenza.